Il Korrea del duemilaquattro aveva i tribali, era un accanito di tuning, aveva una Nissan 350 Z con low rider per fare il grosso con due ruote sul marciapiede, il neon intermittente verde sotto, il lunotto con gli adesivi Alpine e altre squisitezze. Erano gli anni d'oro del gran correre sulle piste degli aeroporti e saccheggiare Punk'o'teca - che ora scopro esistere ancora: bene! - mettere il NOS e a tutta velocità odiare i fascisti, odiare George W. Bush, odiare i potenti perché ci nascondono la verità.
Ora che mi sono fatto cucire strati di pelle bianca semi-glabra sull'originale epidermide inchiostrata, guido una Splash 1000 cc - votata Auto Reazionaria dell'anno 2012 - e quando guardo il cielo limpido e vedo delle strisce so che è perché ho il cristallino sfasato; ora, che di quei tempi non mi resta neppure Raised On Whipped Cream dei Killradio, fottutosi nell'inferno dei dati persi dagli hard disk defunti insieme a tante altre brutture musicali figlie del caso, di intense sessioni P2P - quei rudimentali P2P - e di roba tipo Tony Hawk's Pro Skater; ora, io mi sento sollevato. Troppo grave era il peso della guerra in Iraq, dell'antiterrorismo e del cospirativismo no global per un ragazzino acneico a cui in fondo - ora si può ammettere - interessavano soltanto i bassoni, le urla e consumare la sua croce come un Cristo attaccato per il pollice ad una X per andare più veloce a quei giochini che l'importante non è neanche partecipare, ma non avere proprio di meglio da fare.
In questo disco c'erano i bassoni, c'erano le urla, c'era però anche tanto ingenuo odiare George W. Bush e fatalmente la fine dell'era Bush ha segnato, puntuale, anche la fine dei Killradio ("non si può incolpare un presidente nero"); fatelo ascoltare ai vostri bambini per dar loro un passato da liquidare con un sorrisino imbarazzato e senza alcuna nostalgia quando verrà buttato, sepolto nella cesta dei giocattoli Ingenuotti antifa.
Ascoltatelo invece oggi, dieci anni dopo, e scopritevi invecchiati benissimo a confronto, voi adulti: perdete secondi di vita ma guadagnate dieci brufoli sul mento per il beat-boxing all'inizio di Penis Envy, un vero campionario di improperi antiamericani che la nostra generazione di angry young men ha fatto suoi e buttato lì come pretesto per tutto; stantio ascellare-ormonale per l'intro di Entertained they made radio for the music, now they just make music for the radio; in palio inoltre uno zainaccio seven con i graffiti e le A cerchiate fatte con la cancellina se ascoltate Scavenger e il ritornello vi piace, con Brandon Jordan, il cantante, che scimmiotta Jello Biafra qua e là ma ha anche un bel gridare e il nome che ogni ragazzino-playstation under 14 sceglierebbe, se avesse facoltà di scelta onomastica.
Dedicata a tutti i dati imbarazzanti persi da tutti gli hard disk morti del mondo, ovunque essi siano andati a finire.
Carico i commenti... con calma