Cose che  fanno capire a cptgaio che la Primavera è tornata:

A) Vega che ritorna osservabile dopo l'Inverno (da piccolo sta cosa un pò mi preoccupava...)

B) Il profumo della prima fioritura del Tarassaco

C) La voglia di ascoltare "Bette Davis Eyes" di Kim Carnes

 

Il fottuto Fiorile del 1981.

Le stagioni non saranno più quelle di una volta ma il primo caldo mi ricorda sempre quando, da bambino, il massimo era aspettare la campanella dell'una (che scandiva la fine della giornata scolastica) e poi precipitarsi con gli amichetti, del tempo, nei campi che la vita di provincia offriva abbondanti: era tutto uno scavalcare fossi e catturare lucertole ed animaletti vari (non sottoposti a maltrattamenti durante la stesura di questa "recensione"). Poi la sera con l'allungarsi delle giornate, successivo ad ogni Equinozio di Primavera (e con il permesso dei genitori), potevamo trovarci in qualche cortile delle nostre contrade a giocare insieme. In particolare ricordo una sera di Maggio mentre stavamo praticandone uno particolarmente "stupido" (in senso buono), che necessitava la presenza di una radio, un'emittente locale fece passare la canzone del punto "C)".

In quel momento, mentre mi accingevo ad "interpretare", immobile, la nobile figura del "pilota di trattore" (noi bambini campagnoli abbiamo sempre avuto fervida fantasia...) mi resi conto che la mia vita non sarebbe stata più la stessa: il giorno dopo convinsi mio nonno a regalarmi un mangiadischi (il mio ce l'ho ancora...voi?) e a passare tutto il giorno a cercare il singolo in questione, con il solo aiuto delle mie "indubbie" qualità vocali e della mia memoria (leggendaria) nel ricordare la melodia (visto che il titolo mica lo conoscevo, ovvio). Alla fine lo trovammo e da li cominciò la mia carriera di scassacoglioni musicale... (nel bene e nel male?)

 

"Lei metterà la sua musica, non ci penserai due volte. Lei è pura come la neve di New York, lei ha gli occhi di Bette Davis" (Donna Weiss & Jackie DeShannon)

Va da se che spesso, pure ora, le sere di Primavera mi ritrovo a cercare nelle Fm locali (anche se possiedo il disco in almeno tre formati ma l'effetto amarcord non è completo se non accompagnato dal "caso") la canzone: devo dire che non è mai poi così difficile trovarla...

Negli anni son diventato un pò di tutto, da metallaro a trip-hopper (si dice?) passando per qualsiasi cosa vi venga in mente come un metaforico Arturo Brachetti ma alla fine l'imprinting (Pop) quello è rimasto e a quello (sempre più commerciale fino alla vittoria finale) tornerò...

 

Parla un pò del disco e non solo dei cazzi tuoi, cribbio...

"Mistaken Identify" (1981) è il sesto album della bionda dalla voce roca ed è il disco per cui verrà ricordata "in saecula saeculorum": il motivo è, sostanzialmente, la presenza di "Bette Davis Eyes". Singolo (scritto da Jackie DeShannon con la collaborazione di Donna Weiss, nel 1974, e incluso nell'album "New Arrangement"del 1975 e poi "prestato", 6 anni dopo, a Kim) che la farà diventare uno dei più fulgidi esempi di, appunto, "One Hit Wonder".

Oltre alla canzone, ampiamente, citata il disco propone un buon (ma sicuramente non trascendentale) Pop-FmRock con eleganti venature blues e qualche puntatina in ambito esotico (o almeno come le esigenze di classifica di quegli anni imponevano) soprattutto nelle scelte ritmiche spesso di stampo sudamericano. Orecchiabile e, come ormai si dice comunemente, "catchy", per attirare i padiglioni auricolari dei cultori del mondo radiofonico di quegli anni, ora come ora risente del passare degli anni ma rimane un buon prodotto di "archeologia" pop-rock ottantina. Da ascoltare solo se ci sente un pò degli Indiana Jones della seconda arte...

...o per provare brividi ancestrali...

Mo.

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