Se ho intenzione di andare ad un concerto compro sempre il biglietto in prevendita: non si sa mai che una botta di stanchezza possa farmi perdere l'evento tanto bramato, per mangiarmi poi le mani il giorno dopo. Alla pigrizia potrei anche dare ascolto ma di fronte a un tot di Euri già anticipatamente spesi non posso rispondere altro che OBBEDISCO E VADO!
Lo stesso è successo il quattro novembre. Tra l'altro c'erano anche 90 chilometri di bella densa nebbia padana tra me e Ferrara e nessuno a farmi compagnia in macchina, a parte Manuel Agnelli & co... non ne avevo neanche mezza di voglia... Fortuna vuole che sia apparso un angelo sotto forma di SDA express courier, che conosceva la strada a menadito e che mi ha portato per mano e senza problemi fino a destinazione. Ottimo per cominciare una serata!
Mi dirigo a piedi verso il Teatro con solo il mio bidi appena acceso, neanche un'anima in giro e nebbia ovunque.
Bello questo teatro, veramen... azz, neanche il tempo di godere dellla location che con una puntualità bestiale le luci vengono abbassate (21:30:02 al massimo).Scroscio di applausi ed eccoli lì: il rosso Erlend e il timidissimo Eirik, che in pochi secondi ci sanno cataplutare con maestria in una divino limbo.
Questo resoconto non ha assolutamente voglia quella di dilungarsi a sciorinare la playlist o a fare commenti sulla bravura tecnica, ma ha solo l'intenzione di trasmettere a tutti la simpatia, semplicità, professionalità con le quali questi due norvesegiotti si sono porposti al pubblico.
A livello musicale mai una sbavatura, tutto perfetto, altamente sopra la media di tutte la altre performance live alle quali ho potuto assistere nei miei brevi 26 anni, il tutto eseguito come se fosse un semplice esercizio per bambini.
Ciò che più mi ha stupito è il "come" sia stata condotta dal duo la serata.
Prima di arrivare, tra un Manuel Agnelli e un corriere SDA, mi ero fatto un po' di paranoie sul fatto che potesse risultare un po' provante un intero concerto dei KoC (Morfeo dietro l'angolo!) e temevo di aver ragione. Sono stato invece smentito alla grande ai fatti, la loro forza è stata proprio quella di non prendersi troppo sul serio: ho perso il conto della quantità di gag, facce e occhiate strane che partivano dal volto allampanato di Erlend... ma c'è o ci fa? A tratti era preoccupante.Vorrei assistere ad un dialogo tra lui e il Bugo!
Tutto ciò però non faccia pensare che l'aspetto musicale sia stato trascurato, giammai, la performance ha mantenuto un altissimo livello, che l'ha contraddistinta dall'inizio alla fine. E il cartello "Fine" è stato quasi 120 minuti dopo le prime note, alla faccia di tutti fenomeni che ci sono in giro (vedi Tool al Velvet).
In definitiva tanta simpatia e classe, con un sottofondo di musica celestiale.
Il momento più alto della serata: hanno pregato il pubblico di essergli un po' più vicino e si sono scatanati ovviamente scrosci di claclap a tempo, ma non era questo che intendevano... volevano una maggiore vicinza dal punto di vista fisico:la gente è stata invitata a stare praticamente sul palco con loro mentre suonavano a 2 metri al massimo di distanza.
Altro che atteggiamenti da rockstar, questo vuol dire essere dei veri fighi! Ah, la classe!
Vabbè, ora si torna a casa:
"...ridai i soldi al tuo papà
sui giovani d'oggi ci scatarro...".
Fortuna che esistono i biglietti in prevendita!
Carico i commenti... con calma