The Kings of Convenience è un duo formato da due giovanissimi ragazzi norvegesi traenti evidente ispirazione dalle delicate ballate anni 60/70 di un altro notevolissimo duo, Simon & Garfunkel, e di cui delineano una sorta di profilo che però riesce ad andare oltre l’essere puramente imitativo, e che se ne distingue ovviamente sia per la diversa epoca storica che per lo stile comunque molto personale.

Chissà, forse come reazione al clima rigido ed ostile della terra natìa del duo, le loro ballate sono ricche di un calore avvolgente ed intenso tanto quanto la dolcezza che pervade le loro voci, diverse ma molto simili nei toni, e la loro musica, ricca di arpeggi di chitarre acustiche e classiche, semplici giri di accordi arricchiti da morbidi tappeti per pianoforte ed archi, e perfino qualche tromba- come nel caso della versione single di “Failure”, distribuita nel 2001 dopo qualche mese dall’uscita del cd.

A volte sono stati criticati e tacciati di monotonia e mancanza di novità, come se di per sé fare “ottima buona musica” non sia già una bella novità.. Chiaramente il loro è uno stile conosciuto, già sentito e che forse pecca un po’ di presunzione nel misurarsi con mostri sacri dello spessore di cui sopra, ma trovo che il loro lavoro sia raffinato, di alto livello e non privo di quella sorta di autoironia che distingue, a volte, gli originali ed intelligenti compositori da quelli mediocri e ripetitivi…

Se vorrete spendere 50 minuti del vostro tempo nell’ascolto di melodie senza tempo e che rimettono in pace col mondo, beh, questo è il cd che fa per voi, che con delicatezza e leggerezza vi farà apprezzare un tipo di musica mai veramente superato.
Giustamente.

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