Oggi ho voglia di tranquillità, vorrei lasciarmi cullare solamente dall'estate e dalle soffici note di un disco come questo: delicato, intimo e così ingenuamente giovane come i suoi autori.
È estate, ma non si tratta dell'affollata stagione in riviera: è l'estate di una camminata mattutina in mezzo ai boschi dietro casa, è l'estate di una passeggiata serale o di una rissa (o collutazione=Riot) nel bel mezzo di una strada deserta.
Strada deserta, ma colma dell'intenso profumo degli anni '70 (Love Is No Big Truth, del Sudamerica (Misread, singolo stupendo oppure Live Song)o semplicememte del senso di perdizione che può destare un paesaggio scandinavo (Cayman Islands).

Il tutto pare essere magia allo stato puro nello svolgimento di una riuscitissima commedia tra chitarre acustiche, archi, soffici voci e qualche comparsata degli ottoni: la riuscita dello spettacolo è garantita sia che il pubblico vi si assista seduto su di uno scoglio (Homesick), al bancone di un nightclub (I'd Rather Dance With You) o semplicememte alla testa delle proprie emozioni ingoiato dalla poltrona di casa.

Socchiudendo gli occhi parrebbe quasi di riconoscere qualche voce nota (Simon & Garfunkel su tutti in Surprise Ice) dimenticandosi per un istante che gli autori di queste dodici tracce sono due timidi ragazzi del Nord Europa con improbabili nomi da personaggi di Tolkien anziché da musicisti.

Perdizione spazio-temporale, catarsi crepuscolare, pare quasi di rivivere le stesse emozioni provate qualche anno fa dopo aver ascoltato il disco di un altro duo chiamato Turin Brakes: anche allora mi stupii della loro bravura, proprio come oggi, un bellissimo giorno d'estate.

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