Petri Walli, Jukka Jylli, Sami Kuoppamäki. C'è poco da ridere. Ovviamente siamo in Finlandia e i nomi sono quello che sono. In questo caso sono chitarra, basso e batteria dei Kingston Wall, band dal forte sapore space rock psichedelico nata nel 1987 e con boom compositivo nei primi anni '90. Per la precisione la saga acido psichedelica fondamentale della band, uscì in tre episodi (K.W. vol. 1 del 1992, K.W. vol. 2 del 1993 e Tri-logy del 1994). Compendio del tutto, riassunto perfetto ed esemplare tipologico della loro carriera il "Kingston Wall vol. 2" che stiamo trattando.

Il Disco si compone di dieci brani (tredici nell'edizione remaster del 1998) dalla lunghezza di quattro - cinque minuti, eccezion fatta per la lunga "You" di oltre dieci minuti. Ovviamente i brani sono basati sugli intrecci chitarristici del leader e compositore Walli, che immagino sia cresciuto a suon di Hendrix, Barrett e Page. C'è una grande dinamica nei brani con ritmiche spesso complesse, molto ricche e percussive. Alcune parti, non molte per la verità, sono cantate avvicinando il risultato alla forma di canzone psichedelica barrettiana. L'uso della psichedelia è forte tra chitarre acide e liquide, molto effettate, c'è un buon ritorno di strascinati e lenti blues zeppeliniani come in "And It's All Happening". A tratti salta fuori una forma di rock mista a new wave psichedelica come in "Two Of A Kind", oppure la strana, scomposta, aggressiva e poderosa cover di "I Feel Love" del duo Moroder/Donna Summer. Decisamente buona anche la floydiana e dilatata nelle ritmiche "Shine On Me" che vede pure la presenza di Sakari Kukko al sassofono.

Questa volta non credo ci sia da allungare ulteriormente, la formula è interessante e molto personale e immagino che le poche righe qui sopra possano far comprendere se il prodotto rientri o meno nelle mire del lettore.

Siouletta.     
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