Siamo nel 1981 e il gruppo del Bacio, noto per i suoi famosi Live e per i suoi brillanti successi, sembra avere un periodo di crisi (dal punto di vista vendite). L’album precedente, "Unmusked", non ebbe un grande successo, soprattutto per l’equivoco del nome: la maggior parte dei fan pensava che si fossero tolti il trucco.
"Music From “The Elder”" è il pimo disco in cui appare Eric Carr, ottimo batterista italo-americano (il suo vero nome è Paul Caravello) accanto ai storici componenti Gene Simmons, Paul Stanley e Ace Frehely. Questo concept album nacque dall’idea di Gene Simmons, a cui venne in mente una storia di una razza di esseri immortali che osservavano gli esseri umani.
The Elder è un disco complicato, ma un capolavoro, in cui metal e progressive si fondono per creare pezzi sensazionali: i mitici Kiss mostrano di cosa sono capaci!
Il disco apre, dopo un piccolo intro a fiati intitolato “Fanfare”, con “Just A Boy”, molto melodica, in cui spicca la fantastica voce di Paul Stanley, che arriva a toccare le note piu alte. “Odyssey” è un pezzo intenso, carico di tensione, in cui gli strumenti sono accompagnati dall’orchestra sinfonica americana e da un pianoforte che apre e chiude il pezzo, e il cui bridge pare quasi psichedelico. “Only You” è un pezzo metal, che inizia con una chitarra, il cui suono è molto acido e metallico. Questo è il primo pezzo dell’inizio dell’album in cui il lead-vocal è Gene Simmons, il quale da il meglio di se su tutto il disco. Subito dopo parte “Under The Rose”, un altro magnifico pezzo, reso maestoso e imperiale dai cori maschili della “St. Roberts Choir”, e dallo stupendo riff che fa da seguito al ritornello. Segue “Dark Light”, scritta e cantata da Ace Frehely, che inizia con una timida chittara, fino all’ esplodere in un riff metallico. La voce di Ace si afferma ancora una volta: peccato che in tutta la discografia non ne abbia cantante molte. Notevole è anche l’assolo di chitarra. Ma è “A World Without Heroes” (scritta da Gene Simmons insieme a Lou Reed) il vero capolavoro del disco, una canzone tranquilla che serve per staccare, in cui la voce di Gene Simmons è calda ed emozionante, accompagnata dai violini, per dare quel commovente tocco malinconico. “The Oath”, è un altro pezzo metal, in cui si notano però delle sfumature progressive, soprattutto nei ritornelli; inoltre le parole sono un capolavoro. “Mr. Blackwell”, (altro pezzo firmato Simmons-Reed) è forse la canzone più enigmatica del disco, e in certi la piu pesante. “Escape From The Island” è la strumentale del disco, un travolgente insieme musicale in stile prog-metal, caratterizzato dai potenti stacchi e dai notevoli virtuosismi di chitarra. “I” invece è la chiusura del disco, un vero e proprio capolavoro, dai potenti ritornelli corali e melodici. Questa fu l’unica canzone a riscontrare un discreto successo, la quale entrò addirittura nella top ten italiana, e venne suonata al festival di Sanremo, con un collegamento dall’America.
Purtroppo "Music From “The Elder”" fu un vero e proprio fiasco, l’album meno venduto nella storia dei Kiss, e ancora oggi il più sottovalutato.
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