Sono nato nel 1977, e sono cresciuto con i Kiss.
A tre anni conoscevo gia' memoria "Destroyer" e "Dynasty", questo grazie al giradischi di un mio zio. Col passare degl'anni, l'interesse per loro è andato un po scemando, i cambi di formazione, i mutamenti musicali e anche l'abbandono delle maschere, mi avevano un po' lasciato l'amaro in bocca.
Poi 11 anni fa Gene Simmons e compagni, si riuniscono nella formazione originale, prima durante una serata unplugged, e poi, dopo la reunion ufficiale, con tanto di ritorno alle maschere e ai costumi, per dar vita a "Psycho Circus".
Grande emozione da parte mia, anche se il disco non era il massimo, risentirli insieme un altra volta dopo 20 anni, era davvero fantastico. Ma la cosa è durata poco.
Della formazione originaria restano oggi solo Gene Simmons e Paul Stanley, che dal 2003 insieme a Tommy Thayer alla chitarra e a Eric Singer alla batteria, hanno dato vita all'ultimo disco uscito all'inizio di Ottobre, "Sonic Boom".
Recensire un disco, è qualcosa che non puo' prescindere dai gusti personali di chi lo fa, e in questo caso, più che al contenuto del cd, mi va di parlare di cio' che mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto di tutta l'operazione.
"Sonic Boom", contiene 11 nuove tracce, più, nella versione delux, un altro cd con 15 hit del gruppo, risuonate per l'occasione con la formazione attuale, e un dvd di un concerto in Argentina.
Per quando riguarda le nuove tracce, esse erano state precedute da alcune dichiarazioni di Gene Simmons, che parlava di questo disco come di qualcosa che somigliava molto a dischi tipo "Destroyer", "Love gun", ecc.
Per chi come me li ama tanto, una dichiarazione di questo tipo, chiaramente anche se sai che sicuramente è solo fatta per pubblicizare il disco, non manca di suscitare una certa emozione.
Cosi, compro il cd, versione delux, torno a casa e lo metto su.
Si parte subito con "Modern Day Delilah". Il riff iniziale mi porta alla mente subito "Hotter Than Hell", disco del 1974. Chiaro, i suoni sono cambiati, ma il tipo di approccio è quello... bene. Brano cantato da Paul Stanley, che sinceramente non so come faccia alla sua eta' (il ragazzo ha 57 anni), ma è sempre lo stesso. Grinta e grande espessività. Riascolto il brano un paio di volte, e passo alla traccia successiva.
Alla voce di "Russian Roulette", adesso c'e' Gene Simmons. Brano piacevole, che si allontana un po' dalle sonorita' anni 70, che avevo trovato in "Modern Day Delilah", ma comunque bel brano.
Il disco prosegue piacevolmente, niente di illuminante, ma si fa ascoltare. Paul Stanley, con la sua voce inconfondibile, e lo stile trascinante la fa come sempre da padrone. Gene Simmons, fa vibrare il suo basso come ai vecchi tempi e i brani scritti da lui sono ben cantati. I due leader, sono in forma e si sente, loro ci credono sempre in quel che fanno, è questa la forza dei Kiss.
I riff di tutti i brani, sono riff alla Kiss. Alla chitarra solista, non c'e' Ace Frehley e si sente, ma Tommy Thayer, svolge bene il suo compito, Eric Singer fa bene la sua parte.
Alla voce del brano n.7 "All for the Glory", c'e' Eric Singer, mentre alla traccia n.10, "When Lightning Strikes", alla voce c'e' Tommy Thayer. Il disco si chiude con "Say Yeah" di Paul Stanley.
Non resterà nella storia, ma "Sonic boom", è un buon disco rock.
Capitolo a parte, invece per il cd 2, quello che contiene le 15 hits rifatte. Qui resto deluso.
La track list, è ok, hanno scelto sicuramente i brani piu' rappresentativi della loro carriera, solo che non mi aspettavo di sentirli eseguiti pari pari agl'originali. Sono uguali, cambia solo il fatto che questi sono stati registrati utilizzando una strumentazione moderna.
Mi aspettavo delle rivisitazioni, brani riarrangiati o addirittura stravolti, ma niente: uguali. La cosa peggiore è poi il tentativo mal riuscito da parte dei due sostituti di emulare le gesta dei componenti originari, Ace Frehley e Peter Criss.
Sopratutto negl'assoli di chitarra, Tommy Thayer non prova mai a far qualcosa di diverso dagl'assoli originali di Ace Frehley, solo che lui non è "Ace Frehley", e la differenza si sente. "L'uomo delle stelle", per me non era certo il piu' grande chitarrista al mondo, ma era unico, questo si...
Ascoltando "Detroit Rock City", per esempio, al centro del brano, si risente il motore di un automobile che freccia in sottofondo, viene da chiedersi solo se l'auto sia la stessa utilizzata nel 77 oppure no...
Fatica sprecata secondo me, bastava riprendere le tracce originali, metterle insieme e facevano una figura migliore.
Risultato finale: Io da fans il cd lo avrei comprato lo stesso. Certo che dal negozio a casa, mi ero trastullato il cervello immagginadomi chissà cosa, ripeto non tanto dalle tracce inedite, che sono sicuramente piacevoli e di mio gradimento, ma dalle hits.
Vabbè, come mia prima recensione, forse non è stata il massimo, non mi resta allora che dire...
..."You wanted the best! You've got the best! The hottest band in the world... KISS!"
Carico i commenti... con calma