Correva l'anno 2011, ero ancora un giovinotto sbarbatello e ingenuo: lo ammetto, all'inizio ci ero cascato anche io. Che fiKata questi pezzi, mi dicevo, azzo questi Knife Party sono il futuro...
Pochi ascolti più tardi la noia già dilagava, che paraculi questi Knife Party, stanno solo cavalcando un trend che non ha più nulla da dire, scartavetrando il fondo di un barile dove regna il vuoto pneumatico.
E' passato un anno dall'uscita di "100% No Modern Talking" e io sono ancora un inguaribile speranzoso. Diamo un'altra possibilità ai cari Rob e Gareth mi dicevo, mica si parla di pizza e fichi, se ci si mettono lo tirano fuori un bell'ep electro-house con le contropalle...
Anche stavolta, grattata la patina dorata dei richiami alla produzione Pendulum, dei samples azzeccati, della produzione impeccabile, cosa rimane? Il nulla.
Fatta salva "Bonfire" (che almeno galvanizza) rimane un cocktail di suoni che dà scontati sono diventati tediosi, una struttura dei brani irritante nella sua prevedibilità, zero guizzi, zero divertimento.
A questo punto, speriamo tornino a dedicarsi alla drum'n'bass quanto prima.
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