INTRO
Quanto sono importanti le pubblicità delle case discografiche... perchè direte voi? Bè ci sono gruppi che solo perchè sono conosciuti solo nelle loro famiglie non hanno potuto mostrare al mondo alcune loro innovazioni (comi i KObong) a favore di altri che sono riusciti a mostrare il loro nuovo modo di suonare anche grazie alla loro provenienza e alla loro casa discografica...
Questo è il secondo ed ultimo album dei polacchi Kobong. Come si nota dal titolo dell'album, la lingua utilizzata dai nostri è la loro lingua madre (il titolo significa "la nuvola s n'è andata" o qualcosa del genere) come la maggior parte dei testi che però presentano anche delle parti in inglese. La line-up era rimasta invariata rispetto all'album precedente. Anche questo secondo album era stato pubblicato solo in Polonia (la Metal Mind in pratica si basa solo sul mercato polacco), pertanto fuori dalla Polonia saranno conosciuti da una decina di persone, perlomeno io in questi anni non ho ancora conosciuto un non polacco che li abbia sentiti appena nominare.
Sia questo album che quello precedente avevano ricevuto ottime rece in patria, ma questo non era bastato a far durare il gruppo. Tra dissidi interni e casini con l'etichetta, i Kobong si sono sciolti alla fine del 1997, pochi mesi dopo la pubblicazione di questo CD. Alcuni di loro sono poi entrati nei Nyia e nei Neuma. Il CD comprende 16 tracce, di cui 3 sono strumentali. Lo stile è veramente difficile da descrivere. Può rientrare nel crossover, inteso con l'accezione più ampia. Siamo di fronte a musica estrema che ingloba un sacco di altre influenze, con ritmi squadrati, atmosfere soffocanti e a tratti robotiche. Qua e là si sentono dei riferimenti ai Sepultura di "Chaos A. D.", a qualcosa dei Prong o dei Faith No More. Ma, curiosamente, l'album che assomiglia di più a "Chmury Nie Był o" è "Nothing" dei Meshuggah. È curioso, perché l'album dei Meshuggah è uscito anni dopo, e di sicuro gli svedesi non conoscevano i Kobong. Eppure varie soluzioni di "Nothing" sono mooolto simili a cose presenti in questo album. La differenza, che ci crediate o no, è che "Chmury Nie Był o" si mangia "Nothing" a colazione.
A leggere questa affermazione mi darete dell'imbecille. È la stessa cosa che mi dissero Melix e Technospalla Rob, solo che poi gli ho fatto ascoltare questo album e non hanno potuto fare altro che concordare con me. Chiunque ascolta questo album finisce col dare una bella ridimensionata a "Nothing", e metterlo a prendere polvere. Vediamo di andare più sullo specifico. Come avrete capito i Kobong usano molte poliritmie. Sono presenti vari riff che ora si chiamano "stile Meshuggah", ma che i Kobong hanno sviluppato prima, vale a dire dei riff macchinosi, pesanti come un macigno e claustrofobici. La batteria, seppur registrata senza trigger e con suoni naturali, sembra per la maggior parte del tempo suonata da un robot, tanto è precisa e squadrata. Ma si tratta di un robot fantasioso, se escludiamo le aperture "melodiche" i fill variano in continuazione, ascoltare la batteria è un vero spettacolo, tra controtempi, tocchi assurdi e una ecletticità stilistica invidiabile.
Le chitarre fanno di tutto, passando da parti acustiche a parti veramente estreme e pesanti. In mezzo si possono notare un sacco di influenze, dalla musica tribale a quella araba, dalla musica spagnola al funky, fino anche a ritmi dance con un basso slappato ed una chitarra che cerca di emulare gli scratch dei dj. Pur mantenendo quasi sempre dei suoni esasperati, le composizioni sono molto varie e tutt'altro che statiche. La voce è cupa e urlata, adattissima alle atmosfere dell'album. Andare più nel dettaglio sarebbe una impresa titanica, ed onestamente non ho voglia di farlo. Mi limito a dire che questo è uno dei pochi album che si possono definire di qualità veramente superiore. La produzione è ottima. I suoni sono belli potenti ed adattissimi al genere. Anche la confezione è molto bella. In copertina c'è un disegno che raffigura un arcobaleno con dietro tre soli rossi, e sopra ai soli ci sono tre mani schematizzate. Un disegno in stile visionario post-atomico, che si sposa perfettamente con la musica. Nel libretto ci sono tutti i testi, peccato non poter capire quelli in polacco, ma non li penalizzo minimamente per questo. Ho il massimo rispetto per chi canta nella propria lingua madre.
Insomma, l'unica cosa che posso dire è questa: vi piacciono i Meshuggah? Bene, procuratevi questo album, e poi troverete degli altri idoli. La stampa della Metal Mind è ormai introvabile anche in Polonia. Però vi può venire in aiuto la Offmusic, etichetta di proprietà di uno dei componenti dei Neuma che ha ristampato l'anno scorso questo CD. Da quello che ho visto la copertina è un po' differente, ma la musica dovrebbe essere la stessa. Questa ristampa, tanto per cambiare, è disponibile solo sul mercato polacco. Ma vale la pena fare un ordine in Polonia per comprare questo album, è uno dei rari casi in cui non si può dare meno di 10, vista la qualità, la personalità, la capacità di innovazione e la mancanza totale di difetti.
Anzi, un difetto ce l'ha: se non siete abituati a questo tipo di musica, allora vi verrà un terribile mal di testa ad ascoltarlo!
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