Tutto ha inizio con l'incendio della casa di Kobayashi, giornalista del paranormale, il suo corpo non viene trovato mentre quello della moglie viene trovato carbonizzato. Viene ritrovato il video documentario che Kobayashi stava girando, riguardante antiche leggende del villaggio di Shimokage, sommerso da un lago artificiale nel 1978.
Girato con telecamera a mano, "Noroi" è classificabile come un mockumentary, ovvero un falso (?) documentario che ci mostra la presunta ricerca dell'esistenza di presenze paranormali, in particolare della leggenda del Kagutaba.
Fin da subito entriamo nell'atmosfera angosciante immergendoci insieme a Kobayashi in questa intricata ricerca. I venti minuti iniziali sono abbastanza inquietanti per tenere l'attenzione dello spettatore e farlo sospettare che ciò che sta vedendo sia tutto finto o meno. Ebbene, a mio parere tutto ciò che avverrà dopo i primi venti minuti vi toglierà quasi del tutto il dubbio.
Complici dei personaggi che definire "costruiti a tavolino" è dir poco, e una storia che si ricollega quasi perfettamente, il film perde molti punti in quanto a credibilità, il che è grave per un mockumentary.
Con questo non intendo dire che il film non susciti paura, anzi, ci sono scene alquanto terrorizzanti e suggestive, come ad esempio quelle del tempio e il finale, e questo è sicuramente da gratificare, perché "Noroi" è un film che riesce a trasmettere terrore come pochi sono riusciti a fare negli ultimi anni.
L'atmosfera è ben costruita, e questo aiuta notevolmente, resa altrettanto bene dalle riprese fatte a mano, che riprendono ogni angolo di quei villaggi inquietanti e tetri.
In questo si vede l'impegno con cui il regista, Koji Shiraishi, ha realizzato tutta la pellicola, ma, ahimè, pecca troppo di ingenuità, facendo troppa attenzione alla storia curandola in tutti i particolari, ma tralasciando il fatto che la pellicola perde notevolmente la sua caratterizzazione da mockumentary e si avvicina sempre più a diventare un film vero e proprio.
Alla fine sono rimasto un po' con l'amaro in bocca, perché, se fosse stato realizzato con le dovute accortezze, probabilmente avrei scritto di uno dei film più spaventosi mai stati fatti.
Nonostante questo Noroi rimane un buon prodotto e ne consiglio la visione, ma mi raccomando, guardatelo rigorosamente a luci spente, altrimenti dubito che riesca a sortirvi l'effetto paura.
Una pellicola come questa merita una notevole immedesimazione nel personaggio di Kobayashi, dovrete lasciarvi trascinare insieme a lui nell'indagine. Ammetto che non è facile.
Buona visione.
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