Hideo Kojima può starti sui coglioni. E ci mancherebbe.

Con la sua aria da eterno ventenne e le sue manie di grandezza megalomani del tipo "aggiorno twitter ogni istante per farti sapere cosa ho mangiato e cosa ho cacato oggi ", cosi, a pelle, ti fà venire una grande voglia di piantargli un calcio nelle gengive.

Ma al Kojimone nazionale tutto si può dire tranne che non sia un genio, o un gran furbacchione e quasi sempre le cose, stranamente vanno di pari passo.

Diamo a Cesare quel che di Cesare, se il primo metal gear solid(e parliamo di roba 3d), anno di grazia 1998, è una pietra  miliare della storia dei videogiochi è gran parte merito suo.Perchè lo riconosci il suo marchio di fabbrica, l'eccentrismo del game designer nipponico nell'estetica manga di cui sono caratterizzati i protagonisti e comprimari, in quel pastichè che unisce tutti quegl'elementi reali(continue citazioni e rimandi  di eventi reali come i trattati start) e irreali (poteri telecinetici e ninja cyborg) che rendono la saga di metal gear a dir poco geniale.

Ma ovviamente l'inventiva di Kojima non si ferma qui, và oltre, con primordiali forme di metagame (il controller con psycho mantis) e continue chicche che impreziosiscono di fatto la portata principale.

Metal gear Solid, anno di grazia 1998, è un capolavoro e questo mi pare assodato.Era diventato all'epoca uno dei motivi principali per possedere una Psx.

 E come tale non poteva esimersi dal ricevere un seguito, perchè dai, infondo cosi Kojima si faceva i soldi, ammettiamolo.

Il seguito - Metal gear solid 2 - uscì solamente nel 2001 e si faceva portatore di un pesante fardello.

In primis doveva risultare un seguito di degna qualità rispetto al predecessore.Doveva garantire un certo livello di qualità ecco.In secondo luogo doveva allietare i palati di tutti quei early adopters di Ps2 che erano rimasti delusi della penuria di titoli di qualità della console, sopratutto in virtù di un esborso all'epoca di quasi settecentomilalire che - insomma - si facevano sentire tutte.

 All'epoca pre-Mgs2 - circa un'anno o più prima del lancio  si conosceva poco o nulla.Girava una Demo legata ad un altro gioco(Zoe mi pare) che durava quel poco che bastava per far andare fan e fortunati possessori di Ps2 in visibilio. Come detto bastava poco:grafica per l'epoca fotorealistica, taglio maturo e Solid Snake. Già solo con la prova della singola demo si parlava di capolavoro annunciato. Ma come si sà del futuro non c'è certezza ea volte il caso rende le cose imprevedibili, ironiche e oltremodo divertenti.

Il lancio di Mgs2 fù uno dei lanci di videogame più divertenti della storia. La critica risultò praticamente spaccata in due fra coloro che non avevano capito l'opera e si sforzavano di comprenderla elargendo votoni a fiducia, e coloro che bocciavano con sufficienza l'ermetismo  dell'opera. I videogiocatori e fan, poi meglio non parlarne. I forum di mezzo mondo (o almeno quei pochi in proporzione a quelli di oggi che erano già nati) furono letteralmente invasi dai fan che si lamentavano di dover giocare 20 minuti per assistere ad un filmato di 2 ore. Poi scoprirono anche che in realtà il protagonista dell'avventura il loro "tramite" sarebbe stato non lo snake di pliskeniana memoria ma un tale Raiden, un goffo agente per la prima volta in azione, effemminato per giunta.

Si lamentavano anche dell'eccessiva somiglianza delle situazioni che avrebbero affrontato, troppo simili alla prima avventura di snake, al costante senso di deja-vu vissuto e sopratutto del finale incomprensibile che non si capiva bene dove volesse andare a parare.

 Grazie Kojima

Io d'altro canto quando lo giocai all'epoca e me lo sparai in due giorni sto mgs2 restai interdetto. E che non lo capivo davvero sto metal gear solid 2, era qualcosa di tendenzialmente nuovo e "diverso". Avevo giocato tanti videogame fino ad allora, sebbene fossi poco più che un tredicenne ma quel Mgs2 aveva qualcosa in più.

Oggi con il senno di poi, posso dire che Metal Gear Solid 2 era ed è più di un semplice videogame nel termine "classico del termine" 

E' un trattato giocato di estetica del videogame. E' un videogame che riflette sul suo linguaggio,sulla sua posizione nella società su sè stesso. E prende in giro tutti,fan e critici,casual e hardcore. Perchè non c'è nulla di più assurdo nel comprare un videogame per non giocarlo (o giocarlo poco) come non c'è nulla di più assurdo nel comprare il seguito di un gioco e sapere che si impersonerà un'altro personaggio. Ma poi, il colpo di genio: il videogame ci PARLA. Raiden è sempre quello che sono tutti i protagonisti di tutti i videogame in generale, un tramite, un avatar per vivere l'esperienza, avulso da un suo essere in sè. C'è il massimo contrasto-manipoliamo un personaggio ambiguo che non ha una propria identità e ci sentiamo a disagio. Ma il Raiden di un Mgs2 è l'equivalente di un Link di uno Zelda. E' un tramite, e come tale deve rappresentare tutti e nessuno, quindi il videogiocatore. Che viene messo nei panni di un "nessuno" che rappresentà sè stesso in quell'universo di gioco.

E che universo di gioco poi, pieno di assurdità e non-sense che percepiamo come tali perchè semplicemente  NON è il nostro mondo.

C'è una scena in tutte le lunghe sequenze filmate di Mgs2 che mi ha scosso, una in particolare in cui Snake Plisken indica la bandana parlando di infinite ammo: ecco, alla stragrande maggioranza dei videogiocatori quella scena diede fastidio perchè non aveva senso e sembrava una simile scena in un contesto realistico/futuristico come quello di Mgs2 fuori luogo,tanto quanto i vampiri che camminano sull'acqua. A questo punto vi propongo una domanda: perchè vi sembra fuori luogo una scena simile e non vi sembra fuori luogo impersonare un idraulico in salopette che cresce mangiando i funghi e non fàaltro che saltare? Ecco quando avrete una risposta venitemela a dire.

Infine non si può che essere stupiti della enorme SATIRA sociale presente nell'ultima porzione di gioco. L'analisi del messaggio autoreferenziale e metaludico si svela in tutta la sua potenza allargandosi e inglobando la società, la cultura, la vita ponendo domande esistenziali su questa.

Raiden diventa Raiden quando tu videogiocatore smetti letteralmente di giocare, quando cala il sipario tra le luci di new york e il jazz.

Quando tu Tizio, Caio, Sempronio diventi tale nel mondo in cui stai vivendo? Da notare che nell'ultima parte dell'avventura i Patriots cercano di bombardare Wall street.....

Insomma Metal gear solid 2 lo si può odiare o amare(io se non si è capito lo adoro)ma gli và dato un merito.E una profonda allegoria della realtà e dei videogame stessi.Ma sopratutto è rullo di tamburi - il primo videogame significante che si fà portatore di significato - quid inscindibile per qualsiasi opera artistica.L'arte è laddove c'è un simbolo e un significato rappresentato da esso. E l'arte è quel simbolo portatore di significato: Mgs2 è questo. E' un videogioco che ci racconta qualcosa aldilà del videogioco stesso. Ed è per questo un tassello FONDAMENTALE peril mondo dei videogiochi, per questo medium, è un art-game.

Fà un pò ridere rendersi conto di quanto i videogame li si ritenga forme d'arte solo oggi con lo sdoganamento di questo medium quando già nel lontano 2001 esistevano titoli di questo calibro e come titoli tali  siano stati aspramente criticati.

Paradossale è ritenere un The last of Us il picco della maturità di questo medium, paradossale è bocciare Meta Gear Solid 2 perchè non si gioca, perchè NON è un videogioco, perchè E' il trout mask replica dei videogame.

Considerazioni finali:

1) Io questo l'ho capito crescendo, all'epoca mica ero un genio e forse manco adesso lo sono, credo che anche l'industria fosse all'epoca troppo troppo ingenua, Kojima dopo comprese che aria tirava e rilascio un Metal gear ugualmente bellissimo ma più "canonico" 

2) Questo è un esperimento sociologico

Questo è quanto

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