Fallo.

Il numero delle persone dipendenti è in aumento: non puoi smettere, e nuovi giovani si aggiungono giorno per giorno.

Non è questione di grafica. Non è questione di storyboard. Chiunque conosce le regole. I tasti s'imparano in due partite. Non è questione di livelli. Non puoi mai dire l'ho finito. Non è cosa per solitari. Giocare da solo? Gay.

L'unica questione è: la sfida. Cosa rende questa sfida così acerrima, cosa differisce i videogiochi per bambini dal videogioco per uomini veri?

La legge: chi perde, lo fa.

Diffidate da imitazioni idiote come "chi perde butta giù", dopo quattro partite puoi trovarti sfidanti sdraiati. Con la vera legge, non esiste divario di botta. Discesa negli inferi di gruppo.

Alcuni lo chiamano PES, alcuni il giochino, altri ancora calcio. Io ed i miei lo chiamiamo playstation. Mai comprato altro in vita nostra, a parte andare a sostituire le versioni ogni fine ottobre. Da ormai dodici lunghi anni. Solo lui, sempre lui. Ultimamente alcuni mi dicono che FIFA stia dando soddisfazioni, ma io ed i miei siamo troppo vecchi per re-imparare le regole. In due è bello, ma in più è meglio.

Mi raccomando: partite da 5 minuti; il bimbo si fredda.

Fallo.

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