Fin dall' infanzia, sono rimasto ammaliato dalle emozioni che scaturisce la musica; quest'arte, ha sempre avuto la capacità di far vibrare le corde più profonde ed intime del mio animo, accompagnando le mie giornate. Con il passare del tempo, essa ha raggiunto un'importanza che poco si adatta ad un semplice passatempo. E' diventata una passione viscerale che ha canalizzato tutta la mia attenzione attraverso una ricerca continua; ed è proprio di ricerca che parlo recensendo questo bellissimo album datato 1992...
Sarà capitato anche a voi (nel mentre ciondolavate per un vecchio negozio di dischi), di compiere una manovra eliotropica attirati dalla copertina di un CD o di un vinile: questo caso fortuito mi ha permesso di conoscere questo affascinante gruppo che con la sua proposta di rara originalità rappresenta uno degli slanci più belli e creativi del Metal/Industrial anni '90.
Sotto lo pseudonimo di KONG, questi simpatici olandesi (coadiuvati alla produzione dal grande Tom Holkenborg fautore insieme a Phil Mills degli immensi Nerve) in questo full-leight propongono un Industrial strumentale dove miscelano chitarre di matrice post-thrash con atmosfere siderali ed eteree, intreludi ambient con fraseggi poliritmici (l' intro di M.O.N ricorda i Meshuggah) in una stordente cacofonia controllata che rapisce i sensi ad ogni ascolto e trasporta in una dimensione onirica e labirintica.
Consigliato a chiunque ama la musica nel suo lato più avanguardistico e sperimentale.
omegate
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