I Kraanium non sono certo una band di primo pelo e questo “Slamchosis” ne è la riprova, primo album con il nuovo cantante e supporto costante della loro etichetta brutallara, la Comatose Music da sempre sinonimo di garanzia della frangia del Death Metal più pesante.
Giunti al loro quinto album nel 2018, come suonerà direte voi?
Partiamo subito forte con il pezzo d’apertura “Bound To Kill”, il loro brutal death metal è sempre devastante come agli esordi, marciume sonoro a iosa con il growl gutturale in primo piano e sterzate dal sapore Slam-Death più corrosivo e acido. Stacchi repentini in blast beat e parti piu mosh e ragionate si alternano senza soluzione di continuità. Un muro sonoro che farà tremare le pareti della vostra stanza! “Blob Of Inhuman Metamorphic Transfusion” parte subito con un pig squeal bestiale del nuovo singer! Per il resto massacro sonoro di batteria, basso e chitarre. In questo ricordano molto i primi seminali Devourment anche se ci sono meno parti rallentate e la batteria è sempre costantemente sparata alla velocità della luce.
“Gratification Through Annihilation” se è possibile aumenta i bpm e si presenta veramente come un tir schiacciasassi che lascia dietro di sè morti e feriti, la bellezza di questa musica è proprio questa, non c’è limite all’estremismo sonoro che questi sciamani del brutal sanno immortalare. “Forced Rectal Exhumation” non fa prigionieri con i suoi blast beat in continuo divenire e gli armonici artificiali di chitarra che sono sempre un bel sentire e che rendono una corazzata il suono di questo album con cambi di riff e tempi furiosi che si dipanano tra le spire di questa canzone. “Slamchosis”, la title-track dura all’incirca un minuto e mezzo ma sempre presente il growl marcissimo del cantante a cui viene data lode di non far rimpiangere il suo predecessore.
Come suonerà un pezzo che si intitola “Larva Infested Cum Sluts” vi chiederete voi? Come ve lo immaginate. Veloce, cupo e intransigente nel suo estremismo sonoro. Il growl se possibile diviene ancora più profondissimo e lacerante “Midget Fucker” e “Slam Her Guts Out”.
Per finire “Face Fucked With A Brick” e “Putrescent Indulgence” non fanno che perpetrare questa raffica di blast beat precisi e laceranti nella loro ripetitività con un cantato e un riffing che demoliscono corpi e li riducono a brandelli, con quelle growl-guttural vocals che tanto a me piacciono, intanto i cambi di riff si fanno più serrati e devastanti nella loro brutalità.
Album come questi dovrebbero essere il pane per ogni brutallaro che si rispetti! Un filo sotto le aspettative rispetto a “Post-Mortal Coital Fixation” del 2012, per me il loro album migliore, ma comunque il devasto è sempre di una fattura davvero pregevole quando si ascolta questo “Slamchosis”! E nel finale dell’ultima traccia la fatidica ammissione tra una donna e un uomo che così si definisce:
“You Are A Monster?!”
“Yes I Am..”
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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20 feb 13:00macmaranza
20 feb 11:07DeBaserBot
20 feb 12:54Insect_Reject
20 feb 19:27Marco Orsi
21 feb 03:12IlConte
21 feb 19:33sfascia carrozze
22 feb 07:41Penavo di esserci già passato da queste parti: si sa che i dischi POP, in fondo, son sempre tutti ughuali.
withor
23 feb 19:09Bella rece putrescente, anche se il Bot non ha rilevato quell "ancora più profondissimo": sta sempre di più perdendo colpi...
Ma il protagonista della copertina si è ridotto così dopo aver ascoltato il disco?