Ebbene, qualcuno deve pur decidersi a parlare di questo prodotto, ambient, elettro, neo folk. Per questo in punta di dita, timidamente, mi costringo a buttare giù delle parole, che spero vi invoglino ad ascoltare, e a riflettere. Vale veramente la pena di spendere degli elogi per questi giovani promettenti artisti Polacchi. Ebbene sì.
A partire dall'autunno del 1997 all'autunno del 2003 in quel di Brudenia hanno composto (progetti personali permettendo) questo lavoro. Un disco che nella durata è impegnativo ma parlando un linguaggio semplice (circa 70 min. di cui un brano di 20 min.), avrà la sorprendente capacità di inchiodarvi all ascolto e di farvi dimenticare tutto quello che avevate in testa cinque minuti prima. Si insinuerà nelle vostre trombe auditive e circolerà dapprima sussurrandovi come anestetico del folk di un moderno medioevo, poi vi farà sentire in grado di liberare la mente, alleggerendo il peso corporeo, si verrà aspirati da questo viaggio delicato elettronico, dalle tinte dolcemente malinconiche nel quale sublimi voci femminili cesellano questi sfondi senza tempo, eterei, incantati, sospesi al filo dell'elettronica che prende nelle sue trappole sonore le nostre facoltà oramai disposte a qualsiasi cosa.
Tanto che quando questo nutrimento finisce e l'ultima traccia vola via come una imprendibile appocalittica farfalla dagli artigli d'acciaio ci si sente un po' a disagio come se ci avessero riportato di forza alla realtà, allora che si era sonnambuli. Beh in questo caso basterà schiacciare sul play it again Sam e il nostro mondo forse si riaprirà.
Vi invito ad ascoltarlo e ci terrei molto a conoscere le vostre opinioni al riguardo. Io ne sono completamente infatuato.
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