Immagina:

Un mondo opaco, piatto dove il cuore batte solo per sopravvivere. Hanno deciso che per salvaguardare l'essere umano dall'estinzione dovuta da se stesso (odio, guerre) debbano essere abolite le emozioni. Tutto ciò che le crea viene bandito: la musica, l'arte, i libri, la bellezza, i colori, addirittura le finestre vengono opacizzate così da non vedere il panorama. Ogni giorno uguale all'altro, come soldati si marcia al lavoro e si è obbligati ad iniettarsi un siero, il prozium, che annienta ogni sorta di emozione. Nelle città, in casa, tutto intorno echeggia la voce del Padre centrifugando il cervello mandando ripetutamente lo stesso messaggio, giorno e notte, sempre.

E tu chiamato "ribelle" vivi nascosto combattendo tale pazzia e il tuo rifugio è pieno di ciò che sei riuscito a salvare dai roghi pulitori, ogni piccolo oggetto è per te un immenso tesoro. Ma se vieni scovato pena la morte e distruzione immediata di tutto. Ripulito, come dicono loro, morendo bruciato.

Ma anche se a volte ti prende lo sconforto è commuovendoti leggendo un libro, sentire i brividi ascoltando una canzone o perdendoti nell'immensa bellezza di un dipinto che trovi la forza, la convinzione che vale la pena di vivere confinato, sempre all'erta, perdere anche la vita stessa. Ti rendi conto che vivere come loro è già essere morto.

Un film che lascia molto, che fa apprezzare la nostra libertà e le piccole stupende cose che ci sfuggono perché abituati ad averle.

Non parlo troppo della trama per non togliere il gusto, potete anche non essere d'accordo con me, magari alcuni di voi l'hanno già visto rimanendo indifferenti, ma se anche uno alla fine della visione ha pensato: "bello veramente", avrò trovato una persona in più contenta della realizzazione di questo film.

"Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell'oro, dell'argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte,
dai mezzi colori dell'alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi.
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni,
ed i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi.
Cammina leggera
Perché cammini sopra ad essi"

- William Butler Yeats-

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