La Sub Pop Records anche questa volta ha avuto l'occhio lungo a mettere sotto contratto uno dei nomi destinati a fare parlare di sé più di altri nel corso di questo anno 2018 e probabilmente anche nel prossimo futuro. Parlo di Kyle Craft, classe 1989, nato a Shreveport, in Louisiana, ma di base in una delle città ricca sul piano culturale come Portland nell'Oregon e dove peraltro ha lavorato alle registrazioni del suo nuovo disco con la collaborazione in veste di produttore di Chris Funk dei Decemberists. "Full Circle Nightmare" esce il prossimo due febbraio ed è il seguito ideale del suo predecessore "Dolls of Highland" pubblicato nell'aprile del 2016. È un disco che lo stesso Craft ha descritto come autobiografico e concentrato sugli avvenimenti che gli hanno in qualche maniera cambiato la vita nel corso degli ultimi due anni. Idealmente sceglie di stare lontano da qualsiasi contenuto di natura politica con l'intenzione di fare un disco che esuli dal contesto storico circostante e riconoscibile per il suo valore artistico in senso assoluto.

Una scelta che potrebbe apparire come una specie di "posa" ma che conferma Craft a tutti gli effetti come vero e proprio artista pop nel senso più classico del termine. Il suo sound del resto è assolutamente accattivante: ispirato chiaramente da artisti classici della scena pop-rock degli anni sessanta-settanta alterna facili e avvolgenti riff rock and roll ("Fever Dream Girl", "Belmont (One Trick Pony!!!)", "Fake Magic Angel"), honky-tonk ("Exile Rag", "Heart Break Junky") e quella attitudine glam chiaramente ispirata da David Bowie come in "Gold Calf Moan" e che costituisce il suo marchio di fabbrica principale. Qua e là si atteggia a fare Mick Jagger ("The Rager"), oppure Van Morrison ("Slic & Delta Queen") oppure Elton John, Marc Bolan... Apparentemente gli riesce tutto anche quando con "Bridge City Rose" propone una specie di southern rock con arrangiamenti orchestrali tipicamente made in USA

"Full Circle Nightmare" è un disco che è stato studiato in ogni suo dettaglio e registrato con una vera e propria band invece che il lavoro precedente cui Craft aveva lavorato prevalentemente da solo nella sua città natale a Shrevreport. Cresciuto cantando nel coro della chiesa battista, Kyle Craft è un artista romantico e allo stesso tempo malinconico e che combina la sfacciatagine dei New York Dolls con una sensibilità e una bellezza androgina: difficilmente vi potrà risultare simpatico ma non ci sono dubbi sul fatto che questo ragazzo abbia effettivamente quei numeri che si addicano a una vera pop star.

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