La Janara è un gruppo proveniente dall’Irpinia – vicino ad Avellino – con alle spalle 2 demo poi pubblicati dalla Black Widow. Ora esce il disco d’esordio “Tenebra” sempre per l’etichetta genovese. Il titolo è molto calzante e ci indica subito le atmosfere da incubo che vengono ben descritte nei testi. Il loro è un immaginario orrorifico che si alimenta della Tradizione orale della loro terra di origine. Se i testi sono goticissimi e neri come la pece la musica è altrettanto oscura ed è consacrata ad un doom occulto, cupo ed ossessivo. La voce di Raffaela Càngero ci guida in questa processione nei regni inferi. La musica è tesa con le chitarre dure ben in evidenza come si può ascoltare fin dall’iniziale e tesa “Malevento”. La successiva “Mater Tenbrarum” (“Inferno” di Dario Argento?) prosegue con ritmo incalzante questo viaggio esoterico alle radici della magia. “Violante aveva un osso di capra” è invece un brano acustico in stile folk che rompe la tensione sempre palbabile anche se il testo è molto occulto e ci immerge in un’atmosfera da incubo. Con la title-track torniamo in territori heavy-doom cari ai Death SS. L’inizio di “Cera” è pacato ma poi la musica diventa affilata come una lama. “Volano i corvi” è un altro pezzo folk, una gemma acustica che risulta complementare nell’insieme del disco. Il pezzo forte di “Tenebra” è rappresentato dalla conclusiva e lunga “Ver Sacrum” (proprio come il sito musicale gotico). Si tratta del brano più prog, una cavalcata epica e ariosa che si avvale di un testo stupendo che omaggia dichiaratamente l’Irpinia. Gruppo da seguire e scoprire che sarà apprezzato da chi ha seguito alcune produzioni di marca Black Widow come L’Impero delle Ombre e i Malombra per citare altri gruppi maledetti della nostra penisola. Disponibile su Bandcamp: https://lajanara.bandcamp.com/.
Carico i commenti... con calma