Chi ti vedo al Festivalbar? I Gemelli Diversi!!! Beh chiaro... anche quelli.
Ma ciò che piú ha attirato la mia attenzione di ingenuo metallaro sono gli Evanescence. Certo hanno fatto un cd carino, hanno una cantante decisamente... beh sí... avete capito, e mtv ci sbomballa il cervello con la loro canzone.
Ma ciò che piú mi ha fatto arrabbiare e, attenzione perché qui iniziano i toni forti, adirare, è che li si possa paragonare ai Lacuna Coil, forse il miglior gruppo "metal" italiano. Inoltre (chiedo di nuovo scusa per questo imperdonabile lessico scurrile) non riesco ad accettare che siano considerati dalla metà degli adolescenti come un gruppo metal e come un gruppo migliore dei Lacuna Coil.
Ora dopo avere visto gli Evanescence, la cui cantante non è riuscita a fare nemmeno una nota uguale alla versione da cd, riuscendo a sbagliare quasi tutto, (se avesse salutato il publico molto probabilmente avrebbe stonato) ho ripescato i miei cd dei Lacuna Coil.
Metal raffinato, di classe, tecnico e affascinante al tempo stesso; già da questo primo In A Reverie.
Essendo un debut album ha ovviamente alcune pecche, riscontrabili nella prestazione del cantante maschile (Andrea Ferro), poco incisivo nei suoi growl e troppo ancorato allo stilema del gothic metal che vuole una voce eterea femminile e un growl maschile.
I Lacuna Coil in alcune recenti interviste affermano poi di non avere tanto da spartire col gothic, ed in effetti la base su cui si "distendono" le evoluzioni vocali di Cristina Scabbia è una sorta di metal molto tranquillo, quasi ai limiti del rock, con molte parti pulite e parti aggressive in cui la rabbia è dosata col misurino, anche a causa di una produzione decisamente poco potente. Tutti elementi che contribuiscono a rendere i sei meneghini facilmente riconoscibili.
Tuttavia ascoltando la SPLENDIDA voce della SPLENDIDA Cristina Scabbia proprio non riesco a capire come gli Evanescence siano lí e i Lacuna Coil no.
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