Strano album questo Unleashed Memories per questi sei milanesi.
Giochicchiano inutilmente con l'elettronica e spesso fanno proprio dei bei pasticci. Per fortuna le parti elettroniche (si parla soprattutto di batteria sintetizzata) sono poche e si possono godere appieno i frutti della raggiunta maturità artistica in canzoni come To Live Is To Hide o Senzafine, Cold Heritage, o 1:19.

Finalmente anche Andrea Ferro riesce a essere al pari degli altri membri della band dando prova delle sue immense capacità vocali (forse messe un po' in ombra dalla sua "collega" che essendo donna, e per di piú figa, domina). A questo proposito vorrei muovere una piccola critica: certo Cristina ha una voce stupenda, però certe volte mi rompo un po' il cazzo di sentire solo lei ed infatti le canzoni migliori sono quelle in cui le due voci si intrecciano, spezzando un po' le (a volte) monotone litanie della Scabbia (pregasi astenersi da eventuali battute).
Stupenda a questo proposito Senza fine, cantata tutta in italiano, dove Ferro fa davvero la differenza.

La produzione è finalmente potente, così come il suono delle chitarre, decisamente piú metal. Lo stile è sempre quello tipico dei Lacuna: un metal in bilico tra rock, gothic, e qualche influenza classica.
Le melodie non sono mai tristi o lamentosamente malinconiche come ci si potrebbe aspettare da un gruppo gothic, ma "allegre", normali e sopportabili, anche per quei cerebrolesi che snobbano i Lacuna solo perché vengono bollati (tra l'altro erroneamente) come METAL, per cui ruttano, sono sporchi, rozzi, mangiano i bambini (come i comunisti) e fanno riti satanici (come i comunisti).

Cercate di rivendere il cd degli Evanescence e compratevi questo, avrete fatto un affare. I'm a loser…just an illusion (1:19).

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