(ogni promessa è un debito Jurix)
La coprofagia è la nuova via verso il futuro. Me ne sono reso conto da un pezzo e pure Lady Germanotta. Con l'unica differenza che lei ne ha subito approfittato fiondandosi in sala di registrazione per riempire hard disk su hard disk di escrementi da vendere ai tanti mangiatori di merda in giro per il mondo e gonfiare il suo portafoglio. Intere generazioni di ghiottoni di escrementi si scapigliano nei negozi di dischi e ai suoi concerti per dire "Sì, a me piace Lady GaGa", sventolando la bandiera dell'impegno sociale di questo grandissimo cazzo! Nel senso del LGBT, non pensate male dai. Lei sarà di certo la liberatrice dall'oppressione di tutta la comunità omosessuale del pianeta. Siamo sicuri? Oppure ci ha visto lungo anche lì e per vendere qualche scatola piena di merda sotto forma di cd (altrochè Piero Manzoni), e più biglietti per un bel banchetto dal vivo? Decidete Voi. Io ho già deciso. Non userò la scusa dell'impegno sociale per dire che mi piace 'sta artistadeimieistivali. Perchè non mi piace.
Vogliamo parlare di questo disco? Va bene. Sarò obiettivo. La nostra GENIOMUSICALENUOVAREGINADELPOP decide di aprire le danze andando a ripescare da qualche parte dei dischi eurodance anni '90 di Corona (solo che "The Rhythm Of The Night" aveva più classe nell'ambito) e di cantarci su qualche vaccata confezionando così "Marry The Night", ma è senza classe e anacronistica, nel senso veramente brutto del termine, e non ci ballerei su manco pagato. Per far vedere che lei è una che ne sa di musica, come molti si ostinano a dire gorgheggia su "Government Hooker" provocandomi delle grasse risate. E l'orticaria. Ci riprova con la dance con "Judas" (la prima volta che ho letto questo titolo ho avuto paura fosse la cover del pezzo dei Depeche Mode, se così fosse stato la merda gliel'avrei tirata io), la trasgressione arriva dalla Bibbia, e chi l'ha mai fatto? Lei ama Giuda, attenzione, e ce lo dice su una base incosistente e troieggiante, una melodia orripilante di synth posticci. Ma allora s'è fissata con la eurodance, mi dico, perchè tenta un misto di Falco e degli Scooter con "Scheibe", mal riuscita brutta ed irritante. Il picco di bruttezza si raggiunge con le chitarre elettriche anni '80 di "Electric Chapel", e la sua melodia di voce e chitarra in alcuni tratti scippata dai Cardigans, pensando che la loro "My Favorite Game" sia passata poco su Mtv e che non ce ne accorgessimo, tranquilla tutto a posto, non ce ne siamo accorti. Siamo alla fine, e ne ho tralasciata di merda, e "The Edge Of Glory", che leggevo nelle altre recensioni essere la canzone che salvava il disco, mi sembra l'ennesima prova di tornare nelle discoteche degli anni '90 in malo modo, senza stile, e con molta spocchia.
Non tirerò le somme di questo disco, bensì tirerò lo sciacquone. Ciao Lady Gaga. Buon viaggio.
(tornerò alle mie chitarre spaccapalazzi)
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