Il Club 2 chiude.
All'ultimo momento sono riusciti a contattare degli amici per dei concerti di addio.

Ieri hanno suonato i Notwist ed io non lo sapevo, i giornali e giornaletti non dicevano nulla. La notizia dei Lali Puna mi giunge però per tempo.

Il Club 2 è molto piccolo, più un bar che una sala concerti. Chissà che casino ieri. Le band devono entrare dalla porta principale.

Ad un certo punto mi trovo vicino Markus Acher (Notwist, Lali puna) che spiega ad un amico come funziona la telecamera video per riprendere il concerto. Ha la voce più profonda che sui dischi.
Vedo anche Valerie accanto a me, piccola e dolce, sorride.

Iniziano. Il volume è troppo basso, qualcuno urla di alzarlo, ma non lo fanno, io sono indietro e sento distintamente quelli accanto a me parlare.
Il batterista è mancino, ha l'hi–hat a destra. E va fuori tempo, malgrado suoni sopra un click.
La voce di Valerie, sussurrata sul disco, non si sente quasi per nulla.

Sono meno elettronici che sul disco, batteria, basso, un Korg, un Nord Lead ed un sequencer, che però non caccia fuori un gran che, o non si sente.
La sorpresa è Acher, che qui suona solo il basso, dondolando avanti ed indietro senza sosta, giri bellissimi, su un Fender Jazz: quest'uomo è un genio.

Sembrano un po' le jam degli Stereolab. E alcune cose degli ultimi Yo la Tengo, ma si sente male. L'elettronica, i rumorini che ad ogni ascolto sul disco se ne escono nuovi e sorprendenti non ci sono.
Era quello che ci aspettavamo, roba dal sequencer ed invece vediamo una band.

Annunciano le ultime due canzoni. Valerie dice che il batterista di stasera è un sostituto…ah meno male.
Non hanno ancora suonato Nin–Com–Pop. Di sicuro è l'ultima. Ma non arriva mai, perché il laptop/sequencer, muore sul palco. Ci salutano.

Comunque concerto bello, di sicuro le altre date sono meno arrangiate. Questa era un'improvvisata per gli amici. Bella comunque. Andate a vederli ora che vengono in Italia. Le date sono in "News".

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