Come si fa ad essere una band di tredici elementi e fare musica così silenziosa?
Vorrei veramente chiederlo a Kurt Wagner che, con i suoi Lambchop, nel 2002 ha dato alle stampe questo capolavoro chiamato "Is A Woman".
Il segreto dei Lambchop è saper controllare il silenzio, piegandolo alle proprie esigenze e dosandolo con sapienza per rendere ancor più evocativi i brani. Ciò che i Lambchop ottengono è fondamentalmente musica in cui si agisce più per sottrazione di suono che per somma, in cui il silenzio è anch'esso stesso strumento musicale e parte integrante.
Tutti gli elementi sono utilizzati con parsimonia riuscendo ad essere amalgamati per ottenere un suono che sembra riempire della propria forza tutto ciò che lo circonda. Il risultato è qualcosa per cui ogni commento può risultare superfluo tanto è difficile descrivere la grandezza di "Is A Woman".
La voce di Kurt Wagner, mai così calda ed avvolgente, è quella di un crooner soul che più che cantare declama le proprie storie, e si sposa alla perfezione con gli elementi country, soul e jazz del suono della band. L'andamento dei brani è lento, quasi pigro, ma di forte impatto emotivo, e ascoltandoli si rimane quasi rapiti da tanta maestosa grandezza: sembra quasi che nel preciso istante in cui si è all'ascolto non esista altra musica al mondo al di fuori di quella suonata dai Lambchop, tanta è la capacità di questa band di assorbire completamente l'ascoltatore.
In "My Blue Wave" sembra quasi di sentire il vento soffiare, e Wagner si espone raccontando tutto sé stesso accompagnato da un placido tappeto di pianoforte: semplicemente magnifico. Notevole anche "Autumn's Vicar", più strettamente soul, ma soul secondo l'interpretazione che una grandissima indie rock band può dare del termine.
Tutto il disco è di livello inarrivabile, fa anche capolino un raggio di sole, costituito dal quasi reggae della title track "Is A Woman", di una classe immensa; in ogni caso è doveroso riconoscere la grandezza dell'intera opera e le si fa quasi un torto citando solo alcuni brani, perchè la vera forza del disco è che tutti i brani costituiscono un insieme inscindibile, dove ognuno rafforza gli altri e ne rappresenta l'ideale completamento. Inarrivabile.
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