Aspettavo questa release dei calabresi Land Of Hate con una certa curiosità.

La band in questione, attiva ormai da un pò di anni, si è costruita una discreta reputazione nell'underground sia Italiano che Estero grazie ad una massiccia attività live che li ha portati a solcare i palchi di tutta Italia, ma anche grazie ad una serie di release, split cd e apparizioni varie in compilation sia Italiane che Estere.

"Neutralized Existence" è il titolo del full lenght che mi appresto a recensire, L'album in questione è prodotto da una label Coreana, tale Infernal Kaos Productions in concomitanza di altre label straniere, cito la Gate Of Horror e la Fistbang Records.

Il genere musicale proposto dai Nostri è un thrash death metal di chiara matrice ottantiana/primi anni novanta, per rendere meglio l'idea posso tranquillamente affermare che il loro genere musicale percorre la scia dei vari Protector, Sepultura degli anni d'oro, in alcuni frangenti riportano alla mente anche i Master e tutta la miriade di band che hanno fatto grande la scena old school.

Il disco parte con "Claustrophobic", ciò che percepisco subito è che la produzione è ottima, suoni scanditi e potenti, noto anche una leggera variante nella band rispetto ai lavori precedenti, in un certo senso si sono ancor più estremizzati e i passaggi risultano più articolati rispetto alla prova ascoltata sul loro precedente mini cd, da brivido l'accelerazione presente nella parte centrale del pezzo, trasuda rabbia da tutti i pori.

Si prosegue con "The Torment", song caratterizzata da numerose variazioni di tempo con l'energica batteria a farla da padrona, ottima la prestazione dei singoli musicisti e pregevole l'assolo di chitarra presente a metà pezzo, molto claustrophobico come la vecchia scuola Slayeriana insegna.

"Murderous State" e "Minds Devourer" proseguono sulla scia dei primi due brani, ciò che risalta all'orecchio è la componente doom presente nelle songs, un marchio di fabbrica riconoscibilissimo in casa Land Of Hate che conferisce al cd un alone misterioso ed oscuro dove a farla da padrone sono quasi sempre le urla lancinanti ed evil del vocalist Marko.

Siamo giunti ora ad analizzare la title track, questa è la traccia che meno mi convince, sarà per il mio non amare l'hardcore in generale e la song in questione è piena zeppa di influenze HC della vecchia scuola, è un pezzo tiratissimo sui due minuti di durata circa, mi riporta alla mente i Sodom del periodo "Fuck Police" tanto per rendere l'idea, impressionante il lavoro svolto dalla sezione ritmica.

Con "From The Street" la Terra Dell'Odio molla un pò l'acceleratore, si tratta di un pezzo molto cadenzato, si fa viva la componente di stampo death made in Florida, un macigno incui la voce del vocalist si fà ancora più esasperata e lancinante, una song che non mancherà di mietere vittime in sede live.

Un intro da cinema horror ci proietta nel prossimo pezzo, campane, temporali e urla anticipano "In The Hands Of Destruction", la formula non cambia, thrash death sparato a mille con inserti doom davvero da brividi.

L'album si conclude con "Extreme Violence", una delle canzoni più violente del lotto nella quale i Nostri pigiano ancora di più il piede sull'acceleratore inserendo anche qualche blast and beat qua e là.

In conclusione posso affermare che la band in questione sà il fatto suo, le loro canzoni trasudano rabbia, sembrano usciti direttamente dalla fine degli anni ottanta, attitudine perfetta per il genere che propongono, se amate le vecchie sonorità e siete tra i true metallers convinti che il miglior metal sia uscito negli anni sopracitati, fate vostro questo cd, potreste amarlo fino alla nausea, in caso contrario stategli molto lontano, non troverete nulla di innovativo.

Amen.

Carico i commenti...  con calma