Certamente tutti avranno sentito pronunciare almeno una volta nella vita la frase: "La classe non è acqua", a meno che, non sia pura acqua di fonte irlandese o scozzese. A parte la 'battuta' introduttiva, Carlton è un chitarrista che ha classe, ma non solo, perchè ha anche il raro dono di trasmettere al proprio strumento un 'tocco' particolare.

In tanti anni di carriera Larry ha suonato e collaborato con artisti e gruppi di fama mondiale. Giusto per fare qualche esempio, citerò fra tutti gli indimenticabili Steely Dan, Barbara Streisand, Diana Ross, The Crusaders e Joni Mitchell. Il disco recensito è una raccolta (si, lo so che c'è di meglio nella discografia di Carlton, ma questo è, quello che può passare il convento) di dodici brani, tra cui due inediti suonati con la chitarra acustica, per un totale di circa sessantadue minuti (GRP Digital Master 1991).

Evitando il solito track by track, vorrei comunque citare la frizzante e allegra "Smiles and Smiles to Go", "Nite Crawler" invece è un ottimo esempio delle capacità solistiche e improvvisative di Carlton. Memorabile il duetto con il grande B B King in "Blues for TJ", la riflessiva e commovente "10 PM", valido esempio delle capacità musicali di Larry che trasmettono all'ascoltatore grazia, sensitività e un controllo praticamente perfetto delle note. Vorrei far presente che, In questi ultimi tre brani, compare alla batteria il compianto Jeff Porcaro, uno dei più grandi batteristi del mondo. Chi non ha ascoltato almeno una volta nella vita la sognante e dolcissima "Sleepwalk" di Santo Farina/John Farina/Ann Farina? Ebbene, Carlton la ripropone con la sua classe e il suo solito gusto inconfondibile. "Bubble Shuffle" e "Hello Tomorrow" altri due eccellenti esempi del chitarrismo di Larry, da segnalare nel primo brano la presenza alla chitarra ritmica di Dean Parks, mentre nel secondo, un meraviglioso sassofono di Kirk Whalum.

Le capacità di Carlton si dimostrano valide anche per quanto riguarda le composizioni, gli arrangiamenti e le produzioni della propria musica, anche nell'ambito dello studio di registrazione, nonchè della sua abilità di 'districarsi' in vari generi musicali, sempre con convinzione ed esperienza. Discreto il booklet che contiene delle interessanti note sia tecniche (come la prima volta che ha utilizzato la Valley Arts Stratocaster in due brani) che biografiche, tra cui anche una curiosità rivelata da Joni Mitchell, sulla probabile origine del suo 'tocco' chitarristico, che a quanto pare deriva dal suo hobby per la pesca! Per quanto riguarda la copertina... no comment.

In definitiva, si tratta di una raccolta più che ottima, adatta a tutti gli appassionati di musica che crea emozioni.

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