Da dove diavolo provenga questo compact disc masterizzato dalla strana copertina fotocopiata non lo so nemmeno (probabilmente qualche amico se lo deve essere dimenticato a casa mia), e sinceramente non me ne frega molto. Quello che so è che dopo pochi giorni ho sentito la necessità di ordinarlo dal negoziante di fiducia e, adesso che scrivo, non vedo l'ora di metterlo in bella mostra nella collezione. Chiudo gli occhi e già mi vedo intento ad assaporare il booklet mentre mi stendo sul letto con questa musica nelle orecchie.
Vorrei tanto che la recensione che sta per nascere avesse la forza e l'impatto necessario per riuscire a far entrare il suddetto disco negli impianti stereo di tutte le persone che amano l'hard rock, l'AOR, il metal più leggero e melodico.
Questo è il mio intento rivolto a coloro i quali vorrebbero poter usare anche la radio per sentire buona musica e che spesso, invece, si lamentano sentendo canzonette male interpretate e tutte uguali ignorando l'esistenza di formazioni talentuose. Scrivo per non lasciare cadere nel dimenticatoio anche l'ultima fatica degli semi-sconosciuti Last Autumn's Dream, Hunting Shadows, per dire che c'è ancora del rock melodico di livello nel 2008.
Prendete in mano un rasoio ed osservatelo: tagliente, preciso, semplice e letale. Ecco a voi la voce ruvida, sporca e melodica dell'ottimo leader della band svedese Mikael Erlandsson. Non il solito fighetto con vocina d'angelo in contrasto con il modo di porsi per far presa sul video e che dal vivo non si sente, ma un rockers che carriera e ugola se l'è costruita mattone dopo mattone; sul palco.
Che Hunting Shadows sia un album genuino lo si capisce fin da subito con le intriganti e cupe atmosfere del singolo "Strange Operation" capace di conquistarci con tempi lenti scanditi dall'impassibile lavoro di basso prima di aprirsi nel coro con un curato e saporito contorno di backing vocals. Un brano triste, melodico e maledettamente radiofonico pur senza svendersi rinnegando influenze metal.
La grande peculiarità del disco consta nel fatto che i brani sono molto diversi tra di loro. Puro AOR solare e arioso nella primaverile "Rainbow Sky" con riff di chitarra a fare da lontano sottofondo, mentre "My Alibi" ci ricorda che la Svezia è la patria anche della Stratocaster di Malmsteen. 5 minuti capaci di conquistarci con ritmi incalzanti, interpretazione vocale sopraffina e scale fulminee di assoli che si incastrano in melodie vincenti del ritornello. Chiusa una porta se ne apre un'altra. Avete presente l'abusata scena nella quale una persona corre lungo un corridoio e alla sua sinistra e destra si susseguono diverse porte apparentemente tutte uguali?? Bene! Premendo il tasto skip possiamo saltare da una (canzone) stanza all'altra per poter apprezzare una sfaccettatura diversa dei Last Autumn's Dream.
La ballad "I'm Not Supposed To Love You Anymore" è quanto di più classico ci possa essere e toccante: un divano a 2 posti con visuale sul tramonto più romantico per dirsi addio piangendo. Rabbia e incapacità di accettare la situazione nel melodico mid tempo "War Of Your World" con forti innesti di tastiere pronti ad intrecciarsi nel riffing e nei tempi sinuosi. Semplice, minimale rock per fare un po' di sano casino in "R U Ready To Rock ‘N Roll". Un crescendo studiato caratterizza invece "Serenity": probabilmente il brano dotato del migliore coro e che dimostra tutta la maturità del gruppo nel creare melodie vincenti. Scende una nebbia fitta nelle note del piano di "Every Beat Of My Heart", mentre in "Lost In Moscow" Mikael segue con classe le perenni accelerazioni e rallentamenti di un brano che offre assoluta dipendenza.
I Last Autumn's Dream sono una band matura ed in questo disco ci dimostrano come riescono a fare centro in diversi modi non stereotipando il loro sound. Riff, tastiere, backing vocals e melodie curate convivono senza forzatura in arrangiamenti eleganti e mai pacchiani. Il risultato è che tutto gira senza il minimo intoppo e con estremo piacere. Non dare nemmeno una possibilità ad una formazione del genere, fuori dall'ordinario per tecnica strumentale/vocale e capace di dare alla luce composizioni variegate e di qualità, secondo me è profondamente ingiusto. Spero che queste righe stuzzichino almeno qualcuno e che il passaparola faccia il resto...
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