Il gruppo torinese in questione, alle prese con il suo primo promo, colpisce (e pesantemente) per la qualità della registrazione, interamente fatta in casa (l'unica cosa che non risalta appieno è la sezione ritmica ma il risultato è comunque stupefacente) e per il carisma che hanno impresso nei 23 minuti di questa opera.

"Down", il titolo della prima di due tracce, è un inquieto animale feroce ferito: il lento incedere iniziale, quasi Neurosis,  è la furia che  prova nell'essere stato colpito, l'urlo rappresenta la ferita, la causa stessa che gli ha provocato dolore. Il seguente, introspettivo e di chiara ispirazione isisiana periodo "Oceanic", spezza il ritmo con intelligenza, quasi che l'animle stordito, ricordi a sé stesso cosa è stato per darsi forza e fuggire al sicuro, lontano da altre eventuali minacce. Ma è braccato senza scampo e per placare il desiderio di non sentirsi alla mercè di predatori più forti di lui, si lancia da un precipizio: il finale è l'eco della sua caduta, di tutti i suoi tormenti: assolutamente spettacolare e di forte impatto
"Heating the Blood" invece è la scena di un omicidio: l'intro Tooliano è la pianificazione del folle gesto che sfocerà inevitabilmente nel divenire incontrovertibile realtà: Di nuovo i Neurosis, il marcato Riff, serrato è il continuo pugnalare, il growl, la rappresentazione della follia a capo dell'insano gesto. Poi di colpo la scena cambia, gli occhi sono diventati quelli della vittima, l'apertura melodica, epica nel suo mood, è la vita che sfugge dal corpo, e osserva il carnefice con occhi di incredulità. Poi stop. Si ritorna all'assassino con il rumure Drone tipico dei SunnO))). È il punto di non ritorno, il senso di colpa e lo stordimento provato da chi si è accorto di aver compiuto un atto orribile per il quale non può trovare rimedio. Lentamente la chitarra ritorna alle sue vibrazioni, e i fantasmi della pazzia cominciano ad annidarsi nella mente di chi ha ancora forza all'interno del suo corpo: cosa potrebbero essere se non i tormenti nella mente malata di un killer quelle voci spaventose alla fine del brano? Ancora una ripartenza, l'ultima. Con la mente annientata dagli incubi ora è arrivato il momento di fuggire. Prestategli un'ascolto e non perdeteli d'occhio.

 

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