"E il 23? Ebbuciodeculo!"

C'è chi dice di essere cresciuto a pane e Queen (in Italia sono in tanti) o omogeneizzati di Beatles o uova sbattute amalgamate con ingenti quantitativi di pop-punk... Ma pochi sono in grado di fare outing e di ammettere la verità: quando siamo bambini in genere le cose che ci avvicinano alla musica di consumo sono esempi oscuri, impensabili e a volte davvero archeologie musicali davvero infime.

Io sono qui per uscire allo scoperto, tuttavia lo farò con fierezza perchè sono qui per parlare di un piccolo capolavoro.

Fra tutte le oscenità che i miei genitori osarono mettere nel mangianastri della macchina (leggi anche Amedeo Minghi, Baglioni, Patty Pravo, Gianni Morandi, ecc.), durante la mia infanzia, ci furono anche (inspiegabilmente!) i Latte & i Suoi Derivati.

Quell'album si chiamava "22 celebri motivi... per Sognare", non un semplice album bensì un'opera pretenziosa di un'ora e nove minuti sparsi lungo 31 tracce. A dirla tutta non è nemmeno un disco tradizionale di musica demenziale, no, il lavoro dei comici-attori-fumettisti Lillo & Greg è uno spettacolo di cabaret musicato e registrato.

Appena lo fate partire vi sembrerà quasi una presa in giro ma prima di farvi esclamare "Dio, che cazzata, toglila ti prego!" vi ritroverete già a canticchiare un motivetto carino, e riderete eccome se riderete. La carta vincente (e la vera e propria anima) di questa band è rappresentata da Lillo & Greg, due comici che fanno musica non due musicisti che vogliono provare a farci ridere. La musica demenziale dovrebbe partire, infatti, proprio dalle risate. Ed è per questo che i due buontemponi romani sono riusciti a sfornare un capolavoro del genere. Ciononostante la qualità musicale c'è e si sente: ska, assolazzi di potenti di chitarra, rock, folk, blues, mariachi, giro di do, Techno, Skraund, Nipponica, ecc.

Ogni battuta è polifonica, fa ridere sia in modo scanzonato sia in modo intelligente. Vi basti ascoltare uno dei pezzi migliori dell'album "Otto, il passerotto". Canzoni adatte sia al musicofilo feticista del vinile che al poppettaro che perde i capelli davanti a mtv, al professore di filosofia ingobbito e al liceale con la media del 5.5. Lillo & Greg fanno ridere perchè sono geniali e non risolvono nulla con trucchetti banali. E' vero, un po' di volgarità c'è, ma non è mai fine a se stessa come fanno altri gruppi molto più banali (vedi alla voce Prophilax, San Culamo e Gem Boy). Ascoltate anche "Bughi" che più che un brano è una narrazione, ricorda quasi i Massimo Volume. Oppure la divertentissima e quasi pop nell'ossessività del suo ritornello "Ginoska", canzone incredibilmente "messa in scena" nei concerti.

Potrei spendere milioni di parole per questo disco, consigliare i vari pezzi, ma non lo farò. Il mio consiglio è di cercare questo album in cd (bellissimo il booklet a fumetti) e di ascoltarlo dall'inizio alla fine. Potete star certi di non avere la sensazione di aver buttato quell'ora e nove minuti nel cesso. Lillo & Greg (o Greg & Lillo) sono una garanzia.

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