Stanlio e Ollio si sono diovuti pressoché sempre scontrare (con risultati tutt'altro che pacifici) con il gentil sesso, ed in particolar modo con tutte le coniugi che i vari copioni hanno imposto loro. Gag che si puntualmente si ripresenta è la tipica racchia, ammogliata ad uno o all'altro dei due poveracci, necessariamente opposta per carattere al marito-idiota di turno e dunque in perenne collera, armata (come impone il buon, sano cinema anni '20 - '30) di mattarello, scopettone di saggina, pentole ben lucidate e addirittura, come difatti capita in questo strepitossimo cortometraggio, di fucile e cartucce cortesemente vendute da ingenui commessi, ignari dell'obbligatorietà di un porto d'armi e della rabbia devastatrice dell'acquirente in questione.
Nel celeberrimo Blotto (re-intitolato in Italia La Sbornia o Lo Sbaglio), il ruolo del maritino sfigato della situazione è stato affibbiato al malcapitato Stan. In pieno Proibizionismo (periodo storico di background molto ricorrente nei lavori del duo, basta menzionare l'unanimemente acclamato Muraglie) la coppia di allegri pasticcioni decide di introdurre una bottiglia di whisky in un locale chic e raffinato. Prima di giungere in loco Stanlio è costretto ad affrontare la burbera moglie: attraverso un risibile imbroglio, il buon Laurel riesce a evadere dalla magione, portandosi con sé l'apparentemente single compagno di scorribande Ollio. La coniuge, tuttavia, sente subito puzza di menzogna e prima di lasciar uscire Stan sostituisce il contenuto della bottiglia galeotta (il liquore appunto) con un fetido intruglio di tè e spezie varie.
Giunti al Rainbow Club, il duo comico si fa subito notare per la propria incompetenza, combinando un carrozzone di guai e mettendo in puntuale imbarazzo la clientela dirimpettaia: dapprima, nel tentativo di aprire sottobanco la bottiglia, rovesciano tavolino, secchiello di ghiaccio ed erogatore di seltz, fatto che inizia ad insospettire clientela e padroni; successivamente si mettono ad ingurgitare il liquido spacciato per alcoolico. Sebbene inizialmente disgustati da un simile intruglio, Stanlio & Ollio si ubriacano clamorosamente, ridendo a crepapelle e molestando goliardicamente gli altri clienti. L'allegria dura comunque il tempo di una pernacchia: sopraggiunta la moglie di Stanlio, dotata di fucile e munizioni precedentemente acquistate da un ignaro rivenditore (serale) di armi e chincaglierie, la coppia riprende coscienza della precaria situazione, fuggendo dalla donna inferocita su un taxi che, manco a dirlo, viene distrutto dal fuoco della stessa.
Il cortometraggio, nonostante la relativa limitatezza temporale (20 minuti scarsi la versione italiana), è la perfetta stilizzazione, nonché il "riassunto" più significativo della filosofia comica della (premiata) ditta "Laurel & Hardy": sincere e genuine risate, beffarda critica al sistema, stupefacente simbiosi fra i protagonisti e i comprimari, quest'ultima intenta a forgiare un insuperabile (e insuperato) mix di umorismo e creatività ironica che mai crolla nel grottesco e nel demenziale più efferati. Inutile ribadirlo e rimarcarlo, Stanlio & Ollio erano, sono e saranno genii imperituri del divertimento schietto ed efficace, maestri della gag, fautori di una brillantezza cinematografica che, sebbene in fase di declino e assestamento in basso, mai cesserà di rifulgere. Visionare nel 2011, era del digitale, del web, degli occhialetti 3D e del cinema ad alta definizione, quelli che a prima vista possono essere bannati come antiquati "scarabocchi"in bianco e nero nel pieno dell'anteguerra fa ancora un certo effetto, almeno per coloro che riescono ancora a sorridere ed a spanciarsi guardando i due amici non riuscire a stappare una bottiglia e a provocare un fastidiosissimo cigolio di tappi, a "importunare" ubriachi poveri clienti ben più rigidi e inflessibili di loro, ad essere mitragliati, neanche fossimo in trincea, da mogli inferocite e schiumanti di rabbia, ad essere padroni indiscussi di una serietà e di una monotonia che, come loro riescono a sconfiggerla e debellarla, nessuno è ancora riuscito a replicarne con medesima efficacia ed efficienza modalità, tecniche e tempistiche.
Che si levi all'unisono il seguente coro: Viva Stanlio & Ollio!
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