Voci dall'underground.

Le Pecheur sono un trio Francese che debutta con lo spettrale "Medieval  Dreams" nel 2012.

La loro musica affonda in una palude di oscuro psicho garage, visionario lo-fi folk, maleodorante blues dall'oltretomba. Canzoni malate che si reggono malamente su riverberate chitarre che sembrano accordate alla meglio, claudicanti ritmi,  lontana voce strascicata ornata da un raro e sinistro organo.

Nella nebbia si scorgono le sagome dei Birthday Party sotto Valium in "Holy Mountain, la presenza dei più malconci Velvet Underground.

"Don't Burn The Witch" è un degenerato folk apocalittico, dei drogati Death in June in versione garage. Ma su tutto il disco aleggia una malsana, sinistra atmosfera.

Strana proposta, misteriosa, dalle molteplici suggestioni ma dottata di un arcano fascino.

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