Huddie William Ledbetter meglio conosciuto con il soprannome di Lead Belly è un pilastro del folk blues (se proprio vogliamo dargli un'etichetta), ma il suo repertorio e ben più vasto e va dai canti ispirati ai campi di lavoro, agli spirituals, alle ballate popolari. Il suo catalogo è fatto di moltissimi brani tradizionali ma da lui stesso riarrangiati e reinterpretati.
Le ipotesi sul nomigliolo "Lead Belly" sono svariate, una delle più accreditate è che lo abbia ricevuto durante gli anni della detenzione, finì in prigione per tre/quattro volte, una per aver messo incinta una ragazza senza sposarla (reato che all'epoca veniva appunto punito con la detenzione, in special modo se eri un nero), un'altra volta per omicido e un'ultima per rissa e tentato omicidio. Insomma si può ben capire che Huddie era un animo turbolento e in più era un forte bevitore, certo, essere negri alla fine dell'800 e nei primi del '900 in Louisiana non doveva essere per nulla facile.
Ma fu proprio grazie al carcere che Lead Belly poté farsi conoscere come musicista, da prima facendo una buona impressione al governatore che lo graziò per l'omicidio, la seconda volta, nel 1930, quando fu nuovamente incarcerato per rissa e tentato omicidio, incontra l'etnomusicologo John A. Lomax che insieme al figlio Alex andavano in giro per mettere su nastro musica folk per conto della Library of Congress. Padre e figlio rimasero impressionati da questo omone dalla voce tenorile. Da allora cominciarono a registrare le sue canzoni in maniera massiccia, si dice che nel giro di pochi giorni registrarono oltre un centinaio di pezzi. Dal 1933 al '34 i Lomax tornarono più volte nel carcere per incidere altri brani.
Nel 1935 Lead Belly viene graziato per una seconda volta dal governatore e lascia il carcere per raggiungere l'etnomusicologo nel Texas, per fargli da autista (aveva bisogno di soldi) e naturalmente per registrare nuove canzoni.
Veniamo ora a questo "American Folk & Blues Anthology", una raccolta in 3 cd di incisioni che vanno dal 1933 al '45 e troviamo Lead Belly con la sua chitarra a 12 corde di dimensioni più grandi e più lunga di quelle standard, che suona con l'uso prevalente della tecnica del fingerpick, ottenendo così una sonorità del tutto particolare, la sua abilità, anche se non a livello di altri chitarristi dell'epoca è del tutto personale ed stata ed è tutt'ora in fase di studio. Oltre alla chitarra nella sua vita ha sporadicamente suonato la fisarmonica, in realtà il suo primo strumento utilizzato (in questo box ci sono "Corn Bread Rough" e "Sukey Jump" a testimonianza) in oltre suonò anche il pianoforte (qui troviamo la simpatica e nulla più "Big Fat Woman"), e per finire il mandolino e il violino, tutti questi con esiti decisamente meno brillanti rispetto alla 12 corde. La sua voce è potente e piena di vibrati. In alcuni pezzi si accompagna solamente col battito di mani, come ad esempio nella famosissima e pluri coverizzata "Black Betty", o con solo i piedi come nella breve e divertente "Leadbelly's Dance", mentre in alcuni altri brani cantata senza accompagnamento come in "Blue Tail Fly" e in altri è con un coro (tipico della tradizione spiritual) due invece sono i pezzi cantanti e suonati insieme a Josh White, compreso il bellissimo "Pretty Flowers In My Back Yard".
Tra le caratteristiche del canto di Lead Belly è famoso un singolare verso, denominato successivamente "Haah!", che ritroviamo in vari brani molto conosciuti come in "Looky Looky Yonder" e "Take This Hammer" e ha preso questa usanza nei campi per i lavori forzati, l'urlo era usato per coordinare le squadre che dovevano muoversi in sincronia e Huddie lo utilizza come un vero e proprio accompagnamento ritmico.
I temi trattati da Lead Belly sono per lo più di vita vissuta ed essendo la sua esistenza stata alquanto travagliata gli argomenti sono tra i più svariati: il carcere, il razzismo, il lavoro nei campi, le donne, l'alcol, la politica, l'attualità ed altri.
Ma veniamo ora ai miei pezzi preferiti in assoluto, inizio con "Midnight Special" (che apre il 1° cd del box) è un canto tradizionale sulla detenzione, esistono moltissime cover di questo pezzo, e va detto che questa di Lead Belly non è stata la prima versione incisia, ma sicuramente è la più starordinaria ed è difficile non essere rapiti da questo country folk che fa letteralmente sognare, un sogno per una fuga, non solo da una prigione concreta, ma anche e soprattutto dalle prigioni mentali che si crea l'uomo.
Segue un altro classico "Good Morning Blues", che come sottolinea il titolo, siamo nei territori del blues, ed è una dichiarazione d'amore e d'intenti, un vero e proprio manifesto per questo genere musicale.
Altro tradizionale che Lead Belly ha fatto proprio, riarangiandola e interpretandola da par suo è la splendida "Rock Island Line".
Struggente, malinconica e delicata è la superlativa canzone d'amore "Where Did You Sleep Last Night?" (forse e purtroppo, conosciuta ai più nella superficiale versione dei Nirvana).
Ora mi limito a elencare altri titoli, altrimenti non finisco più, e lascio il piacere all'eventuale ascoltatore di trarre le proprie conclusioni, inizio con le già citate "Pretty Flowers In My Back Yard", "Take This Hammer", "Black Betty" e "Looky Looky Yonder", altre sono, la famosissima e fulminante "The Gallis Pole" (ne hanno fatto una bella bella versione i Led Zeppelin), "Pick a Bale of Cotton", "Alabama Bound", "The Bourgeois Blues", "John Hardy", "Leaving Blues", "Packing Trunk Blues" e il brano che chiude il 3° cd ovvero l'immortale "Goodnight Irene".
Ricordo che le incisioni fatte da Lead Belly, in una quindicina d'anni, sono circa 500, qui ci sono 75 pezzi in tutto, ed anche se mancano alcuni capolavori questa antologia ha il merito di mettere bene a fuoco tutte le sfumature di questo sommo musicista e tra l'altro segnalo che la rimasterizzazione è davvero eccellente. Vengo alle pecche, non ci sono libretti esplicativi se non una nota storica di estrema brevità e le date d'incisione non sono sempre precise, ma tutto ciò non inficia l'ottima qualità del box.
«Oh I woke up this mornin'
Couldn't get you outta my bed
Went to eat my breakfast and
The blues was all in my bread
Good mornin' blues, blues how do you do?
Good mornin' blues, blues how do you do?
Well I'm doin' all right this mornin' how are you?»
("Good Morning Blues")
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