Led Zeppelin IV, leggenda infinita
Uno degli album che hanno segnato la storia del rock compie trent'anni. Il mito si perpetua nel tempo anche grazie ai 23 milioni di copie diffuse solo negli Usa. L'album ha segnato senza dubbio la storia del rock. Dalla traccia indelebile di "Stairway To Heaven", il brano più trasmesso dalle radio FM di tutto il mondo insieme a "Yesterday", fino ai riff di "Black Dog" e degli altri classici presenti nel disco che, anche a livello didattico, sono stati ripresi da una moltitudine di musicisti. La magia di Led Zeppelin IV si perpetua nel tempo anche grazie ai 22 milioni di copie diffuse solo negli States che ne fanno il 4° album più venduto di sempre.
Il disco si apre con due pezzi graffianti: "Black Dog" è uno dei brani più apprezzati degli Zeppelin: è un rock elegante caratterizzato da un complesso arrangiamento, con ben quattro chitarre sovraincise nell'assolo; il pezzo che segue, "Rock And Roll" è quello che dice il titolo: un genere musicale compresso in 3'40", una botta esplosiva già dall'inizio, con una possente introduzione di batteria che lascia spazio all'eccellente chitarra di Page accompagnata da un basso rotolante, al quale si aggiunge poi uno scoppiettante organo hammond, suonato dal "sesto esterno" dei Rolling Stones, Ian "Stu" Stewart. Il pezzo che segue riporta ad un'atmosfera decisamente folk: "The Battle Of Evermore" è una meravigliosa ballata per chitarra acustica e mandolino, cantata a due voci da Plant e da Sandy Denny, la sfortunata e tanto brava folk-singer dei Fairport Convention; ciò che ne viene fuori è un vero capolavoro. E poi c'è la mitica "Stairway To Heaven", la punta di diamante del dirigibile, dell'intera discografia Zeppelin, la canzone che li ha consacrati a icona della storia del rock, la canzone simbolo del rock stesso.
La canzone nacque da una semplice progressione di chitarra ideata da Page, sviluppata poi da tutti e quattro i componenti, con l'ispirazione di Plant dovuta a certe pagine della letteratura celtica."Stairway To Heaven", La Canzone; una delle piu' belle canzoni del Secolo, è una perfetta fusione tra la ballata folk e il classico rock: l'inizio caratterizzato da una chitarra acustica e al magico flauto medievale, poi l'arpeggio più complesso e l'entrata in scena della batteria, che impone un ritmo più acceso e che lascia spazio all'esplosione rock finale, con il visionario assolo di Jimmy Page sul potente tappeto batteristico di Bonzo e gli ultimi versi urlati da Plant, che sul finire riporta a quello stato di magica trance dell'inizio.
I due brani sucessivi si riportano sulla strada del rock: "Misty Mountain Hop", il cui testo è ispirato al Signore Degli Anelli di Tolkien, ha un'aria informale, con i cori "ubriachi" accompagnati dal pianoforte elettrico di John Paul Jones, più curata è invece "Four Sticks", così chiamata per le quattro bacchette che usò Bonham per suonare il pezzo: la chitarra di Page disegna un'aria orientaleggiante ben inserita nella forte ritmica percussionistica di Bonham. La sucessiva "Going To California" è una godibile ballata acustica west coast , dal sound tipicamente country, sull'onda del terzo album. L'ultimo brano dell'album appartiene alla sfera del blues: "When The Levee Breaks" deriva da una composizione scritta nel 1929 da Memphis Minnie a New York. La caratteristica principale del pezzo è sicuramente la forte impronta batteristica creata da Bonzo con una particolare disposizione dei microfoni a Headley Grange, dove nacque il brano, nella quale ben si inseriscono i ricami della chitarra di Page e le note di armonica suonate da Plant.
Il quarto album dei Led Zeppelin uscì senza un titolo e senza alcun accenno agli autori del disco, fatta eccezione per i produttori: Jimmy Page e Peter Grant (executive producer). Al posto dei loro nomi i quattro Led Zeppelin scelsero ognuno un simbolo che li potesse rappresentare sulla busta del disco. Viene spesso chiamato 'Untitled' (Senza Titolo), 'zoso' (dal simbolo scelto da Jimmy Page), 'Four Symbols' (Quattro Simboli). Dice Jimmy Page: "Decidemmo che sul quarto album avremmo deliberatamente giocato a minimizzare il nome del gruppo, e che non ci sarebbe stata alcuna informazione sulla copertina esterna. Nomi, titoli e cose simili non significano nulla... Ciò che importa è la nostra musica. Decidemmo che ci saremmo affidati esclusivamente alla musica."
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