Gli anni '70 hanno portato tantissime novità in campo musicale: da album come "In Rock" dei Deep Purple e "Paranoid" dei Black Sabbath si intuiva che qualcosa stava cambiando nel rock; dopo il leggendario concerto di Woodstock nuove band avevano la capacità di sperimentare producendo ottime cose, ma già dal primo ascolto si entrava in una dimensione assolutamente innovativa, che per quell'epoca era come un ritorno sulla luna. Nasceva così l'Hard Rock, quello vero, fatto col cuore!!

Dopo aver pubblicato già 3 grandiosi album, spettacolari da ogni punto di vista (soprattutto il secondo), il dirigibile Zeppelin torna alla ribalta con quello che è uno dei loro lavori più amati e storici della loro carriera: un album anonimo, con una buona copertina, uno dei loro risultati in assoluto più alti, che segna definitivamente anche per i Led l'era dell'hard rock, che già nei loro album precedenti erano riusciti a creare con capolavori come "Whole Lotta Love" e "Immigrant Song".

Ma ora analizziamo traccia per traccia questo lavoro: 1) L'album parte con "Black Dog": mai inizio fu migliore di questo. Una sorprendente ed elegante canzone hard rock con spunti blues e metal, e uno spettacolare riff che si ripeterà per quasi tutta la durata della canzone. La voce di Robert Plant travolge come un uragano e lo stesso vale per la chitarra di Jimmy Page. Molto riuscita. 2) Segue "Rock And Roll", con un grandioso intro di batteria di John Bonham: la canzone è un classico giro rock'n'roll suonato selvaggiamente dove gli strumenti picchiano forte, la voce di Plant si muove come un'onda nelle orecchie dell'ascoltatore. Molto azzeccata anche la parte del pianoforte suonato dal bassista John Paul Jones e spettacolare l'assolo superveloce del mago Page. 3 minuti e 40 di pura adrenalina. 3) Con "The Battle Of Evermore" si entra in una atmosfera medioevale quasi fantasy, dove Jimmy Page suona il mandolino. Bellissimo il testo che si ispira alle opere di Tolkien, in particolare Il Signore Degli Anelli. Bella canzone, anche se dopo qualche minuto rischia di annoiare un po'. 4) Si giunge poi al capolavoro assoluto dell'album: "Stairway To Heaven", una delle canzoni (o meglio opere) più belle della storia del rock. Meraviglioso il giro di chitarra iniziale di Page seguito dai delicati suoni della tastiera di Jones e dalla splendida voce di Plant. Fantastico il passaggio tra la parte iniziale (i primi 5 minuti), suonata principalmente in acustico, a quella invece rock. Grandioso l'assolo di Page che avvolge di magia la canzone trasformandola in un capolavoro. Si dice inoltre che ascoltando questa canzone di seguito si parla del paradiso, mentre rovesciandola al contrario si parla dell'inferno con riferimenti al diavolo, ma sono tutte cazzate. 5) "Misty Mountain Hop" è un incalzante blues con un ottimo giro di pianoforte e un bel giro orecchiabile di chitarra e basso. Altro pezzo ben riuscito, con ottime sonorità molto folk e funky. 6) "Four Sticks" è una canzone stile Deep Purple, purtroppo molto sottovalutata, molto interessante sul punto di vista compositivo che richiama molto le vecchie sonorità degli album precedenti, specialmente il "Led Zeppelin III". 7) "Going To California" è una bellissima ballad con solo chitarra e voce, anche se come ho già detto a proposito di Battle Of Evermore dopo qualche minuto rischia di annoiare e di ripetersi. 8) "When The Levee Breaks" ci trascina in una atmosfera quasi da film western: ottime le parti con l'armonica a bocca e la chitarra e buone anche le parti degli assoli di voce di Plant e di chitarra di Page.

Il risultato è uno degli apici più alti della carriera degli Zeppelin, un gran capolavoro, anche se non mi sento di giudicarlo migliore dei tre passati. Sicuramente però segnò un'epoca portando la band sul podio degli immortali dei del rock.

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