..la cosa che più mi sorprende ogni volta che ascolto "Phisical Graffiti" dei Led Zeppelin è la assolutà modernità dei suoni e delle intuizioni musicali che a distanza di ben 34 anni hanno ancora tanto da dire.
Qui ci sono alcune pietre miliari assolute del rock: "kashmir" è geniale, non averla mai sentita vuol dire perdere una gran fetta di musica rock; "in the ligth" è un altro capolavoro dal gusto orientaleggiante, maestosa; "in my time of dyiving" è un'opera che trae ispirazione dal blues irrompendo nel metal: ogni singolo componenente dei leds da sfoggio di bravura, tecnica, genialità e tutto è nel suo insieme perfettamente coeso: qui son inarrivabili per chiunque; "trampled under foot" è funky-rock, sbalorditiva l'interpretazione vocale di plant; "custard pie", "the rover", "sick again", "the wanton song": sono vere e proprie perle di hard rock; persino le improvvisazioni sono sorprendenti e secondo me non semplici riempitivi ("black country woman", "born-yr-aur" e la folle "boogie with stu"); merita infine una citazione a sè la ballatona "ten years gone" magnificamente dolce e maliconica.
Troppe parole su questa opera sono supperflue a mio parere ...lasciamo spazio alla musica... che arrivi lei al cuore e alle orecchie di chi vuole...
..con questo doppio album gli Zep hanno scritto la musica rock e l'hanno consegnata ai posteri nei secoli dei secoli...
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