Una smagrita talpa, incontrando una formica sovrappeso chiese di poter partecipare alla sua mensa e questa di buon grado acconsentì, offrendo delle briciole sontuose...

ma dopo un mese di pranzi e cene a sbafo la povera formica deperì, molto del suo offrendo a quella talpa gentile e buongustaia...e un molto piccolino si sa non è certo appropriato alle famiglie numerose...

dal cielo cadde allora, come un meteorite, un briciolone enorme, resto di un panino che il dio talpa e il dio formica si stavan dividendo tra le nuvole...va detto che quelle due astruse divinità minori, a differenza delle loro sbiadite copie mortali, godevano davvero di ottima salute...ma è cosa nota, in cielo va alla grande e sulla terra ci si arrangia...

il briciolone comunque combinò più guai che altro, colpendo sulla testa la povera talpa e procurando alla formica una bella indigestione...certo il contrario sarebbe stato peggio...

nonostante il successo relativo, il nostro dio barbuto che stava sbirciando e, da qualche tempo, era a corto di idee, si inventò quella cosina cosetta chiamata divina provvidenza...un caso di plagio a ben vedere, anche se nessuno se ne ebbe a male...

però, in realtà, attenzione...quella cosina cosetta, la divina provvidenza, non è forse da buttare...lasciam stare il dio barbuto, quel ridicolo frutto della nostra scarsa immaginazione...e lasciam perdere che io ci abbia scherzato su...

piuttosto pensiamo a quello che davvero significa divina provvidenza...chi è in preda all'entusiasmo, che letteralmente significa pieno di dio, è pieno di fiducia e non ha paura...

chi è pieno di dio confida in dio...

“perché mai dovremmo aver paura?” diceva un certo non so chi poverello, poverello...

esatto, perché?

ecco, nel nostro secolo, una delle più impressionanti espressioni dell'entusiasmo è stato il rock'n'roll...solo che si è rivelato ben presto una delusione clamorosa, tra narcisismo, culto della personalità, nuova aristocrazia del cazzo, e geni capaci solo di autodistruggersi, o peggio imbolsirsi in vuoti clichè...

la lettura di un libro come “Please kill me" è desolante...posso solo dirvi che si arriva alla fine stremati...una babilonia del cazzo, con gente del cazzo...e fa niente se molti sono dei miei miti personali...

il rock alla fine si è rivelato come quel briciolone caduto dalla mensa di due divinità minori (facciamo il dio dei cantanti e quello dei chitarristi) e ha combinato più guai che altro...

ci piace lo stesso comunque... ma che tristezza...

ci piace lo stesso...ma ora basta...

che ora quel che vogliamo è un'orchestrina itinerante......musichette, innocenza...

e mi viene in mente quel film dove un cavaliere medievale, il suo scudiero, un attore girovago, la sua sposa e il loro bambino, bevono il latte e mangiano le fragole....

col cavaliere che dice: me lo ricorderò questo momento, il latte, le fragole, il bambino che gioca, il sole o che so io....

ecco latte, fragole, bambini, non droghe di merda e rock star imbolsite...

oppure il circo bidone...

che nel vento rapido e chiaro d'un sogno che passa, sul carro che, melodiosamente, trascina quasi una sacra famiglia è bello il sorriso della figlia dell'aria suonatrice di circo...

cazzo se è bello...

ecco gli attori girovaghi del settimo sigillo, il circo bidone...e magari i due buskers che cantavano “Via del campo” a Bologna tanti anni fa...

e dei bei tempi che furono ci teniamo solo un po' di lieta follia sixties., un po' di stravaganza guaritrice oltre che qualcosa a vostra scelta

usciamo da questo secolo del cazzo...molto meglio un non so chi poverello di un David Bowie qualunque...

anche se io David Bowie l'ho amato proprio tanto...e ho amato i Velvet e Iggy e Nico...ma adesso basta...

orchestrina...orchestrina...orchestrina...ORCHESTRINA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!




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