Dei Lemon Jelly sapevo solo qualcosa tramite le recensioni (quasi sempre positive) sulle riviste, ma non avevo mai osato approfondire la loro carriera musicale, forse perchè incitato a seguire altro. Poi, il colpo: il video di "Space Walk" (uno dei migliori singoli del 2002, assolutamente) mandato in onda sul programma notturno del sabato di Mtv (Chill Out) mi ha folgorato, e non solo per la stupenda arte visiva delle immagini: talmente poetiche, quanto sarcastiche e colorate, ma anche per il suono: una canzone potente e scanzonata, su una chitarra acustica sognante ma decisa e suoni elettronici, quasi carillon che abbelliscono la splendida e robotica sezione cantata.

Comprai "Lost Horizons", album in cui è contenuta questa gemma della musica elettronica e me ne innamorai immediatamente, soprattutto per la splendida confezione cartonata e l'indimenticabile copertina.

Inutile citare i titoli, il disco si presenta come un'opera omogenea, quasi se fosse un'unica canzone di 59 minuti divisa in 8 suite. Cogliere i suoni di questo incredibile duo è veramente pazzesco: una marea di idee, creatività immane e bellezza infinita. Un fulmine a ciel sereno. Un tramonto sonico. Un disco che non è "cool" come dissero all'epoca della sua uscita, ma un testamento di originale follia.

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