Cieco fin dalla giovane età a causa di una malattia, dal carattere chiuso, con un'originalità di esecuzione sulle linee melodiche e accordi suonati da ambo le mani, Lennie Tristano (1919-1978) è da considerarsi come uno dei più grandi pianisti jazz di tutti i tempi, erede ed innovatore della lezione pianistica fornita da un altro grande del piano: Art Tatum.
Nato da una famiglia di immigrati casertani (Aversa), cresciuto musicalmente nel periodo del be-bop, oltre ai suoi precedenti studi su violoncello - clarinetto - sassofono e piano, ma con una notevole apertura mentale alla musica europea del Novecento ed ai contenuti del blues, ha impreziosito il linguaggio del jazz divenendo forse il più alto esponente della corrente cool; una classificazione che, però, lui stesso osteggiava.
Precursore dell'utilizzo di multi tracce in fase di registrazione, è stato anche uno scopritore di talenti e maestro per i suoi musicisti come Lee Konitz e Warne Marsh.
E' il compositore di Requiem che è uno dei brani jazz con una delle più belle improvvisazioni di questa musica. La leggenda narra che sia stato composto nelle ore fatali della morte di Charlie Parker.
Nel disco qui considerato, uscito per la sua etichetta (anche qui un precursore) JazzRecords in seguito gestita dalla figlia Carol, il suo quintetto vola alto, molto alto. Intuizioni ed improvvisazioni pure si snodano fluidamente su tutte le tracce, sia che siano uscite dalla sua penna, sia che siano standard.
La registrazione soffre dei mezzi tecnici del tempo, ma resta assai godibile sia nella versione originale in vinile statunitense sia nel riversamento in cd.
Una piccola nota: la città di Aversa ha intitolato una via a Lennie Tristano.
Lennie Tristano, piano
Warne Marsh, tenor saxophone
Lee Konitz, alto saxophone
Al Levitt, drums
Peter Ind, bass
1 Lennie's Pennies
2 317 East 32nd
3 You Go To My Head
4 April
5 Sound-Lee
6 Back Home
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