Non sapevo nulla, se non quel frammento di trama che mi aveva anticipato Marti, ma mica posso ricordarmi tutto, io. E quindi ero convinto di trovarmi di fronte ad uno School of Rock, una storiella dal felice epilogo e un paio di citazioni musicali azzeccate. Ero parecchio fuori strada.

Arriva in città una band capitanata da un frontman che nasconde la sua faccia dentro ad una maschera di cartapesta. Un impiegato, John, che sogna di fare il musicista, sebbene abbia in cantiere solo qualche ritornello tutt'altro che cazzuto, si ritrova casualmente nella condizione di dover sostituire il tastierista della band per il concerto della sera stessa, dopo aver assistito al suo tentato suicidio.

Il racconto del regista non può essere solamente fantasia, deve esserci qualcosa di biografico per raccontare con questa ironia questo ambiente. Per costruire la figura di Frank, che pare un messia in maschera, circondato da estremizzatissimi semi-stereotipati musicisti Indie, un animo Fugazi, una salto alla Flaming Lips, liriche commestibili. Per raccontare la stesura dell'album, rigorosamente in una casa attorniata dalla natura. Per raccontare il genio accanto alla follia (intrinseco? necessario?). Per inserire con fluidità tutto quanto si possa prevedere, ma senza farlo risultare banale. Per definire i ruoli. Goliardico, estremo e ironico sono tre punti uniti dal tratto reale.

Lo stesso ruolo di Twitter, compagno di John nella speranzosa scalata verso la notorietà, non mi ha dato fastidio. Io che in genere queste inserimenti li subìsco, sia critica o elogio, per me è uguale. In questo caso questo Lenny Abrahamson (sino ad ora regista a me sconosciuto) mi ha aiutato a mantenere il distacco tra la realtà della band, e quella del mondo esterno. La stessa funzione della testa finta di Frank, attraverso la quale canta, mangia, beve, e dalla quale non vorrebbe mai separarsi. Così come il toccante, sussurato epilogo in fotografia a luce fredda. Ne esco quindi divertito, spiazzato, ma non deluso, affascinato.





Carico i commenti...  con calma