Arriva dalla calda e bella Sicilia l’album del cantautore Leonardo Gallato intitolato “Tacet”, un disco dalle diverse anime e dalla calibrata innovazione di suoni e parole. L’open track intitolata “Vientu” è il vero e proprio apri pista che molti si potrebbero immaginare, una vera e propria “cavalcata” sonora divisa tra una chitarra ritmica incalzante e suoni elettronici e sax potenti e corposi che riescono a dare una bella scossa all’ascoltatore come per dire: “Non è il solito disco da cantastorie che ti farà dormire sogni sereni”. Non per questo “Vientu” è uno dei singoli del disco, un ottimo biglietto da visita per chi vuole dire la sua con stile e caparbietà. Successivamente si passa per le note di “Notturno”, un vero e proprio inno ad un amore profondo e viscerale, una ballata lenta e sublime che renderebbe gli occhi lucidi a qualunque romantico malinconico. Il disco prosegue sempre sulla stessa linea ma con tante sorprese soprattutto a livello di arrangiamenti e composizioni. Infatti “Tacet” ha molte caratteristiche ed una di queste è sicuramente la voglia d’essere originale e pieno di sentimenti, perché altrimenti come si farebbe a vivere senza? Brani degni d’attenzione (come tutti ovviamente) sono di sicuro (oltre i singoli) “Comu Ciova Ciovi Fora” e “Matinata”, soprattutto in quest’ultimo brano si può notare come anche qualcosa di antico come un dialetto possa incontrare un’ottima “modernità” nell’uso di loop e suoni in croce che rendono tutto molto interessante ed affascinante. Leonardo Gallato è così uno di quei cantautori che alimentano una scena come quella italiana piena di talenti da scoprire che troppo spesso e volentieri vengono messi di lato perché non pieni di hype o di “cose che piacciono ai giovani”. Un’artista da scoprire, senza ombra di dubbio, a qualsiasi ora del giorno.

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