Credo che il miglior modo per scrivere riguardo il disco in questione, sia quello di lasciarlo presentare al protagonista –almeno nella prima parte- tramite alcune dichiarazioni rilasciate durante varie interviste di questo periodo -che mi accingo a riassumere-:

  • Com’è stato per te metterti a scrivere un intero album?

"Beh una mattina capii che si trattava del momento giusto e così cominciai a scrivere di mio pugno i pezzi Bold e When I’m In Need, per il resto ho ricevuto aiuto da dei tizi che fanno questo mestiere e con i giusti tempi abbiamo scritto insieme le altre tracce. Per registrare un disco ci mettevo con le mie altre band circa due o tre mesi, per As You Were abbiamo impiegato un anno poiché le persone con cui lavoravo avevano anche impegni con altri artisti e quindi abbiamo optato per delle pause tra le varie sessioni, altrimenti sarebbe uscito molto prima"

  • Cosa ti aspetti da questa esperienza?

"Io ho la consapevolezza di non essere un cantautore; non sono il tipo che sta chiuso in casa con un fottuto foglio in mano a piagnucolare che non riesce a trovare le giuste parole da inserire nel testo. So che Noel sarà sempre un grande autore mentre io no, ma lasciami dire una cosa: sono una fottuta rock n roll star nell’anima e la sua roba in confronto alla mia rischia di risultare noiosa. Sul palco mi sento me stesso e se anche soltanto una persona sentirà le vibrazioni della mia musica, la mia missione sarà compiuta"

  • Come affronti la pressione per quanto riguarda le aspettative che tutti hanno? E le vendite?

"Non c’è pressione amico, davvero. Mi riscaldo la voce bevendo i miei drink (principalmente il sidro di mele consigliatogli dalla madre), evito la baldoria dei vecchi tempi e dopo le prime due o tre canzoni sono ancora più carico. Sai, se non avessi voluto la pressione a cui questo ambiente ti sottopone avrei fatto il fioraio cazzo. Spero il disco vada bene, e sono ottimista amico. Anche se la gente lo ascolterà senza comprarlo andrà bene lo stesso, mi basta che percepiscano la mia emozione e che gli piaccia"

Liam Gallagher termina gli anni duemila come uno dei più grandi frontmen della storia del rock. La fine della sua band (sua e di suo fratello) non lo scoraggia, e dopo l’abbandono di quest’ultimo i ribattezzati Beady Eye pubblicano due bei dischi di rock n roll alla vecchia maniera. Qualcosa va male anche stavolta, questo decennio non sembra il massimo. Non sono più gli anni novanta di Knewborth e le responsabilità –ed i guai personali in famiglia- mettono la musica un po’ da parte.

Ma poi pensi: “Perché non andare solo stavolta? La faccia l’ho sempre messa dopotutto” e quindi nasce l’idea di As You Were (che a detta dell’autore, in gergo militare, sarebbe un invito a rilassarsi).

I pezzi non sono una triste rimembranza di ciò che si era un tempo, sono il ruggito di un veterano dei palchi e quel viso su quella copertina così semplice e retrò sembra fottersene dei rischi. Come ci si può aspettare da ourkid, le mani dell’opera attingono ai sixties, a Lennon e all’esternazione pura e semplice dei propri sentimenti.

Le composizioni mettono molto sul piedistallo la chitarra del produttore Greg Kurstin (Adele, Sia, Foo Fighters) e fanno capolino qua e la degli archi ad arricchire la formula e a rendere le parti melodiche più soul e vecchia scuola, come in For What It’s Worth; una dichiarazione di pace e buoni intenti nei confronti di coloro i quali si sono trovati in spiacevoli situazioni con il cantante (quale sarà mai il primo nome a venire in mente ai più?). Apre il singolo di lancio da cui tutto ebbe inizio ovvero Wall Of Glass con un attinente videoclip ed un’armonica ben disposta nel ritornello.

Non intendo essere scortese, ma so cosa ti passa per la testa. E la pietra che mi lanci tornerà indietro nel percorso, ti frantumerai come un muro di vetro.

A livello emotivo, I’ve All I Need mi riporta alla mente altre perle scritte da Liam, come I’m Outta Time e The Beat Goes On; ce la mette tutta e non puoi negarlo mentre ascolti il disco.

E il rock più ardito? Greedy Soul marcia con un riff secco e a dire la verità la miglior versione di questo brano è quella eseguita in studio durante le sessioni di registrazione (presenti sul tubo).

As You Were è un album semplice, è un disco rock che conquista chi riesce ancora a farsi prendere alla sprovvista. Il Gallagher minore è sempre stato onesto sulle sue intenzioni; non ha stravolto un bel nulla, ha tirato fuori un pezzo di vita e ha dimostrato di essere ancora lì.

“Il rock è un linguaggio universale. Nessun altro genere riesce ad unire così tanta gente. L’elettronica -per esempio- ed i rave mettono insieme delle persone che si impasticcano e ballano per giorni; non venirmi a dire che quegli stronzi devono alzarsi presto il lunedì. Non ne ho bisogno”.

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