Sinistri fruscii di una notte senza luna.

I Liar Of Golgotha, band poco conosciuta e ignorata anche qui su DeBaser, erano un gruppo olandese dedito al Black metal e scioltosi nel 2005; "Ancient Wars" (2000), il loro ultimo lavoro (se si tralascia l'EP "Proliferation"), è un'ascosa perla di malvagità e un addio sicuramente più che dignitoso.

Se si parla della scena Black metal olandese, non si possono non citare i Funeral Winds come pietra di paragone; ebbene, rispetto alla band di Hellchrist Xul, i Liar Of Golgotha presentano un sound più melodico, meno ostico, e un legame col satanismo decisamente più allentato. "Ancient Wars" è un disco in cui dolcezza e violenza si compenetrano con efficacia, come è evidente già dalle prime due tracce ("Ghost Of The Ancient Siberian Wolfcult" e la splendida "Night Of The Falling Stars"). Il lavoro procede su queste coordinate, presentandoci altri quattro brani, ciascuno introdotto all'ascoltatore da un'intro morbida e carezzevole. Insomma, "Ancient Wars" riesce a creare un'atmosfera bizzarra, mistica, oscura e ineffabile.

Dal punto di vista strumentale, il batterista Y. Xul realizza una performance davvero lodevole, impreziosendo i brani con i suoi cambi di tempo e rendendoli fluidi e scorrevoli. Una menzione speciale la merita anche il tastierista Marco, che, col miele delle sue note, addolcisce l'amaro impasto. E quindi? Quindi, i Liar Of Golgotha mandano tristemente tutto a puttane proprio alla fine: l'ultima canzone, infatti, "Piranha" (cover degli Exodus), rovina tutta la magia che i 41 minuti precedenti avevano creato. Peccato. Nonostante ciò, "Ancient Wars" resta un lavoro degno di lode, uno dei segreti del Symphonic Black metal meglio custoditi, che gli appassionati del genere non mancheranno di apprezzare.

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