Cosa succede quando 2 canadesi vogliono racchiudere lo spazio in un vinile di 45 minuti? Viene fuori un concentrato di meraviglia purissima!
Questo Islands in Space, unico lavoro dei canadesi Andre Martin e Paul R. Marcano, AKA Lightdreams, partorito nel 1981, è un lavoro di quelli assolutamente difficili da spiegare ad una persona che non ne ha mai sentito parlare...sono 45 minuti di musica spaziale, con tastiere sognanti e sintetizzatori che ti cullano con le loro melodie, strumenti acustici e chitarre elettriche che si intrecciano a formare delle atmosfere veramente cosmiche, dolci e glaciali, assenza totale di strumenti percussivi (batterie, tamburi, ecc), e una voce che compare sporadicamente, ma quando c'è...cazzarola l'effetto che fa!
Quando senti questo disco non stai più su sto pianeta, fluttui senza peso, sospeso, in mezzo allo spazio più profondo, voli calmo e placido in mezzo alle galassie, nella pura calma, e intanto saluti gli astronauti e gli altri esseri bizzarri del cosmo, che ti guardano incredulo dalle loro navicelle e stazioni spaziali, dicendo "Hey! Ma lo stai vedendo quel tizio là fuori?!". Continui a volare nello spazio, in un mare di stelle, sorvolando le "isole spaziali" citate nel titolo del disco e nel meraviglioso artwork, fluttui osservando ogni dimensione, ogni cielo, ogni mondo, in eterno...o almeno finchè il disco non termina.
Più di questo non posso dire, questo disco è veramente un qualcosa di magico, che consiglio a qualsiasi amante di musica psichedelica/ambientale, e per chiudere voglio raccontarvi un aneddotino che riguarda la seconda volta che mi ascoltai sto disco: era inverno inoltrato, era sera ed ero completamente solo. Mi misi dentro le coperte, lasciando una pacca di finestra aperta, misi sto disco in cuffia e chiusi gli occhi...alla fine mi addormentai, ma il disco mi entrò in sogno, con la finestra ancora aperta e il freddo che aveva preso il pieno sopravvento nella stanza...voi non riuscirete MAI, MAI MAI MAI MAI MAI, ad avere una minima idea di ciò che vidi, sentii e provai quella sera! La mattina dopo mi salì la febbre a 38 ma ne valse la pena, cristo!
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