Roma, Addì 30 marzo 2006.

Venerati e cari Confratelli,

questa sessione del Consiglio Permanente ha luogo nel mezzo del cammino quaresimale e nel giorno in cui celebriamo la festa solenne di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, custode del nostro Redentore e patrono della Chiesa universale: in un tempo, dunque, nel quale siamo particolarmente chiamati alla preghiera, all'approfondimento della fede, alla conversione e al rinnovamento del cuore e della vita. Chiediamo al Signore di trascorrere in stretta unione con Lui queste giornate di lavoro, di riflessione e di reciproca comunione, lasciandoci guidare in tutto dal suo Santo Spirito per adempiere con fedeltà e con frutto il nostro comune servizio al popolo di Dio che è in Italia.

Il nostro primo pensiero, reverente e affettuoso, si rivolge come sempre al Santo Padre. Il 14 febbraio egli ha voluto confermarmi, fino a che non sia disposto altrimenti, Presidente della nostra Conferenza: nell'esprimergli la mia profonda e filiale gratitudine, desidero dire anche a voi, cari Confratelli, che mi accingo a percorrere questo ultimo tratto di un già molto lungo cammino confidando come sempre nella vostra bontà, nel vincolo fraterno che ci unisce, nella vostra pazienza e indulgenza verso i miei tanti limiti e peccati.

Vorrei far mie, le parole pronunciate dal Santo Padre venerdì 17 marzo, rivolgendosi al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, a proposito della "urgente necessità di sostenere e supportare il matrimonio e la vita familiare" da parte delle comunicazioni sociali e dell'industria dell'intrattenimento, presentando, specialmente ai giovani, "modelli edificanti di vita e di amore", e non invece "espressioni d'amore false o infondate, che ridicolizzano la dignità della persona umana ... e minano gli interessi della famiglia".

Ed è qui che casca l'asino.
Prendiamo a esempio questo gruppo musicale da anni sulla piazza dello Showbiz, autoproclamatisi "La Famiglia della Casa della Luce". Un nome di per sé bellissimo per un gruppo musicale, altisonante et magniloquente che rende forte e alto il senso di come debba essere concepita la Famiglia Oggi. Peccato solo che nel duo ci sia un ne... un "neo"... si insomma, un extracomunitario dal viso più mediorientale che cristiano e quindi molto più vicino a un credo islamico che altro.
Ma tant'è, fosse questo il nocciolo del discorso sarebbe già grasso che cola.
Il problema vero è che questo gruppo, che si presenta con un nome così ispirato dai nostri altissimi Valori Cristiani di riferimento, ecco, questo gruppo è fatto... udite udite, da un duo di uomini. Mica come gli Eurythmichs o i Whitestripes che ancora ancora ci poteva stare (uomo-donna, uomo-donna, tutto normale... si vabeh, a parte un piccolo dubbio sui secondi due che non si sa se son fratelli o coniugi, comunque "dettagli").

Ecco, cari fratelli, non so se mi sono ancora spiegato.
Qui ci troviamo di fronte a due uomini (di cui uno sul marrone, seppur lieve) che si professano "famiglia" e su questo stendo un pietoso velo sull'orientamento e la direzione che vuol prendere questa società, perennemente incentrata a minare le basi di questo caposaldo fondamentale del nostro futuro.

Che razza di famiglia puo mai essere questa con due uomini?
Non oso nemmeno pensare quando sono al calduccio nel loro lettone....brrr, che orrore e lungi da me ogni possibile interpretazione di facile goliardia!

Passando per un attimo alla parte squisitamente musicale, questi due si ripresentano con un gritesthit della loro produzione pop-easy listening tutta caruccia, fighettina e caramellosa, da classica boy-band appunto, tanto che ormai non si distinguono bene i lavori dell'uno o dell'altro gruppo. E che cazzo! Canzoni carucce da festicciola parrocchiale (vedi ad esempio "Lost in Space" vero tormentone di mesi fa) che si presentano APPARENTEMENTE inoffensive ma che in realtà, minano nel profondo l'integrità morale dei nostri ragazzi che associando i due personaggi al termine "famiglia" rischiando di far passare la sacra istituzione come qualcosa di leggero, facile e molto superficiale, buona solo per pomiciamenti amorosi tra liceali e poco più.
Prestando così al fianco ai vari Capezzoni e compagnia bella, che non aspettano altro per colpirci. Sti fiji de na..... vabhe, lasciamo stare.

Fratelli, è inutile dirvi che Noi non possiamo prendere una posizione chiara e univoca su fatti di politica e di costume che coinvolgono un altro Stato. Questo è chiaro e nessuno l'ha mai messo in discussione. Però, possiamo solo caldamente consigliarvi di NON ORIENTARSI MAI a sinistra e magari NON FORAGGIARE GRUPPI FINTO-MUSICALI PRO-PACS, sponsorizzati dai radicali o dai movimenti Bertinottiani, nati con il solo intento di MANDARE A PUTTANE IL CONCETTO STESSO DI FAMIGLIA TUTTA CASA E CHIESA, che ci ha assicurato a noi la pagnotta per anni e anni e a voi quel minimo di tranquillità psicologica che diciamo la verità, vi manca eccome, Giusto?!.
Eddai, su.
Eccheccazzo.
Diamoci tutti una regolata tutti insieme. Che ci vuol così poco per meritarsi un angolo di Paradiso che mi sembra quasi impossibile che non ci arriviate da soli.

Ehm... scusate se mi son fatto prendere la mano... fatemi sedere a riprendere aria... ecco... adesso va meglio.

Dunque.
Cari Confratelli, concludiamo ora questo nostro itinerario quaresimale avendo davanti a noi la luce (quella VERA non quella di sti cazzo di duo di mmm... va beh, ci siamo capiti) della risurrezione del nostro unico Salvatore e affidiamo queste giornate all'intercessione della Vergine Maria, del suo sposo Giuseppe e dei Santi e delle Sante venerati nelle nostre Chiese.
Grazie del vostro ascolto e di quanto vorrete osservare e proporre (magari un po? in fretta che i primi di aprile i giochi si chiudono!).

Voster, semper voster, fortissimamente voster
                                  Card. Camillo Ruini.

 

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