Ho passato molte ore della mia vita all'interno di sale prove più o meno adeguate al loro dovere: la prima di cui abbia ricordo si trova nella frazione del mio paese, poco più di uno stanzino con una batteria sgangherata (leit-motiv) un divano che ne ha visto di schizzi sopra quella polvere marciscente. Ci provava una band di giovanissimi metallari in erba che successivamente esploderanno ed attualmente sono tutti morti musicalmente parlando; uno di loro comunque insegna piano e chitarra.
La seconda sala prova era del comune di un paesino ancora più piccolo del mio ma cazzo se era attrezzata: tre ampli con annesse testate, batteria sempre tirata a lucido con ricambi in loco e pure la possibilità di registrare con un computer anteguerra e microfoni panoramici; mi ricordo che registrammo un mio storico pezzo in italiano, qualcuno azzardò che fosse un prog pop italiano. Se lo dimentico forse è meglio. In questa sala sono passato in tre distinti momenti: il primo era la fase cover Metallica con Symphony of Destruction dei Megadeath e Breaking the Law dei Judas Priest, non faceva per me. Esplosa la band dopo un po' di tempo mi richiamò il vecchio batterista che aveva mantenuto la fascia oraria, non siamo mai riusciti a far nulla, solo qualche cover indie con scarsa voglia; ad Elia interessava solamente ficcare con una mia amica, riuscito. La terza band era quella con le donne, c'è pure qualcosa nell'etere, perlopiù noise-shoegaze molto catchy e artsy.
L'ultima sala prove (anche se nel mentre abbiamo girato multi-sale tra la catapecchia ed il futuristico) è quella in cui ho versato più sangue mentale e dove le mie energie sono diventate canzoni vere, sentimenti puri. Due band con diversi nomi, diversa anima (prima un post-punk dark metalloso dopo dell'hardcore tra momenti post- e pop) ma con quasi lo stesso zoccolo; pochi concerti ma indelebili, un disco registrato e tante cazzate.

Matt Williams ha vissuto tutto questo e molto di più, incarna perfettamente come dovrebbe essere ogni band garage, senza fronzoli e senza preoccupazioni di risultare ripetitivo e citazionista. Il progetto Liquids sta al suo secondo lavoro il quale, come il precedente, è solo una grande raccolta di quei pezzi pubblicati in maniera molto scarna e lo-fi in questi ultimi 4 anni.

~Power pop-Hardcore Punk-Devo Core~

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