L'uscita, nel febbraio 2007, di questo cd antologico rappresenta una buona occasione per tornare a parlare di una delle voci più emozionanti degli ultimi decenni, quella di Lisa Gerrard. Si era fatta notare da subito, a metà anni '80, come la musa dei Dead Can Dance, il duo di cui faceva parte assieme al conterraneo australiano Brendan Perry.

Una voce ancestrale, proveniente dai più oscuri recessi dell'anima, e non per caso quei dischi uscivano per l'etichetta di riferimento del suono dark wave del periodo, la londinese 4AD. E come Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins (altra punta di diamante made in 4AD), anche quella di Lisa Gerrard è una voce che non intona un testo, non canta delle parole messe in musica: essa si fa suono tra i suoni, articolando fonemi di una remota lingua primordiale dal cui fascino restiamo totalmente avvinti.

Questo "Best Of" non fa dunque che restituirci in 75 minuti di musica alcuni momenti significativi della voce carismatica della Gerrard: non possono mancare i Dead Can Dance, rievocati ad esempio da "Cantara" e "Persephone" dal loro terzo album del 1987, e da "The Host of Seraphim" dal quarto, dell'anno successivo: e qui basterebbe commentare il titolo del brano, "L'esercito dei Serafini", che poi sono angeli...

Non manca la fase da solista di Lisa Gerrard, iniziata un anno prima dello scioglimento del gruppo di provenienza, e in questo caso sono "Swans" e "Sanvean" (quest'ultimo registrato dal vivo) a rappresentare il primo album solo ("The Mirror Pool", 1995) fino ad arrivare alla recente e fortunata fase di autrice di colonne sonore: sua per esempio, con Hans Zimmer, quella del "Gladiatore" di Ridley Scott; in questa antologia c'è invece "Go Forward" dal film "Whalerider" della regista neozelandese Niki Caro.

Ma Lisa Gerrard è un esempio emblematico di personalità artistica per cui è vano e forse controproducente sprecarsi in commenti, e dove invece l'esperienza dell'ascolto travalica ogni possibile analisi: nobile e trasognata, magnetica e ultraterrena, celeste e lancinante, la sua è una voce incantata e che incanta.

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