Oggi una piccola recensione dipinta di rosa.
Scrivo due parole su un meraviglioso album composto da una meravigliosa artista, Lisa Gerrard. Il titolo dell'album è "Whale Rider", colonna sonora di un bel film dal titolo "La ragazza delle balene" di Niki Caro.
Devo ammettere che la Gerrard per me è stata una scoperta favolosa. Solo negli ultimi mesi ho scoperto questa favolosa musicista. Alle sue spalle tantissime collaborazioni con musicisti di una certa importanza tra cui Hans Zimmer e Klaus Schulze.
I pochi album di Lisa Gerrard che ho ascoltato fino ad ora per me sono delle opere d'arte. Musica ambient con molte sfumature dark. Una musica che io personalmente adoro!
"Whale Rider" è un disco che ci immerge totalmente nelle acqua più fredde e più profonde, 15 pezzi che creano una perfetta discesa verso i misteri degli abissi (forse) fin'ora ancora insesplorati.
Atmosfere che profumano di mistero ci avvolgono nel totale abbandono, strane creature danzano intorno a noi chiedendosi a quale razza apparteniamo. Noi in quella assoluta oscurità siamo ospiti del mistero e delle sue creature. Tutto questo la Gerrard lo trasforma magistralmente in musica e riesce a farlo alla grande.
D'altra parte avendo collaborato con un maestro della sperimentazione che risponde a nome di Klaus Schulze, la Gerrard ora dimostra di sapersi muovere benissimo in questo genere di musica. Da umile musicista sono convinto che nella musica ambient la tecnica non è fondamentale per la riuscita del lavoro, a differenza della fantasia, dell'immaginazione e della totale padronanza degli strumenti adatti per realizzare questo tipo di musica...ingredienti fondamentali per la riuscita di un'opera che punta a far vivere all'ascoltatore una esperienza "sonoro-visiva".
"Whale Rider" è un album che si ascolta in solitudine, al buio, senza interruzioni e sopratutto senza saltare le tracce, possiamo definirlo un concept-album e questo non lo capiamo di certo dai testi (che in questo album sono quasi assenti essendo fondamentalmente un'opera strumentale) bensì dalla musica. Dal richiamo in lontananza di "presunte" bellissime sirene a suoni "opachi" e "sinistri" che ci portano in uno stato di estasi pur facendoci sempre avveritre quella sensazione di "allerta", ricordandoci in continuazione che siamo in viaggio verso destinazioni del tutto ignote.
Chi ama questo tipo di musica, chi ama l'ambient a parer mio deve essere disposto a lasciarsi andare completamente, lasciando la mente libera di lavorare attraverso le immagini che il nostro sub-conscio per qualche oscuro motivo ci mostra. Spesso in modo bizzarro, spesso in modo spaventoso.
"La mente ama l'ignoto. Ama le immagini di cui il significato è sconosciuto, poichè il significato della mente stessa è sconosciuto". Renè Magritte
VinnySparrow
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