Diario di bordo.
Rotta: 21 anni fà
Obbiettivo: Recensire "Desaparecido"

Sono arrivato. Sono nel 1985. Dopo lo smarrimento iniziale noto con disappunto che in mezzo alle strade le ragazzine urlano a gran voce ai loro idoli i duran duran. la radio tramsette solo musica pop. Oh mio dio dove sono finito ?

Decido di tornare a casa quando in un negozio sperduto trovo un disco con la copertina scarnissima con un muro e una scritta blu: 'Desaparecido'. Inizio subito l'ascolto consapevole che il mio obbiettivo è quello di recensire 21 anni dopo questo cd su debaser.

Una chitarra e una batteria rapide ed incalzanti che pian piano lasciano spazio alle liriche dure e inesorabili di Piero Pelù per poi infine accavallarsi con lo stesso Pelù in tre ritornelli vigorosi questo pezzo si chiama eroi nel vento. Il disco prosegue con la preda: una chitarra molto rock e una tastiera che fà da contorno ad un pezzo molto duro e spigoloso che però risulta nel contempo orecchiabile. Terza traccia: lulù e marlene. Tastiera molto dark testo cupo e saettante di negatività basso pesante e chitarra malinconica per un pezzo capolavoro che ci verrà riproposto dieci anni dopo nella meno efficace versione al piano.
Istambul è il pezzo che durante l'ascolto dell'intero 'desaparecido' mi lascia più di sasso. Una tastiera deliziosa voci che echeggiano frasi dal gusto medio orientale e poi le liriche di pelù che sembrano voler scavare in una profondità estema. La tastiera la fà da padrona a tziganata un pezzo breve ma efficacissimo che rimbomba nelle orecchie come un viaggio onirico ad occhi aperti. Suono di carillon che anticipa un basso prepotente e una melodia agrodolce e molto profonda questa è pioggia di luce. Chitarra spagnoleggiante (permette il neologismo) pezzo molto deciso e incalzante con un basso sempre molto presente così si presenta la title track desaparecido.

Come pezzo conclusivo arriva il cavallo di battaglia dei litfiba di quegli anni guerra: pezzo che odora moltissimo di new wave tastiera inesorabile e travolgente come il basso come al solito eccellente. Eh si nelle nove tracce di 'desaparecido' il basso pesante di maroccolo la chitarra saggia di renzulli le tastiere irriverenti e fondamentali di aiazzi la voce/cannone di pelù hanno creato qualcosa di unico e irripetibile.

DATA ODIERNA: 1 Luglio 2006 La recensione è finita

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