Finalmente eccolo, a tre anni di distanza dall'ultimo Album da solista è arrivata l'ultima piccola creatura di Lloyd Cole "Antidepressant".

Un artista pop eloquente che a parer mio meriterebbe sempre una poltrona rossa in prima fila, in più di venti anni ha trovato sempre un posto nel pubblico ma forse e "fortunatamente" non in quello di massa da stadio, poco apprezzato se non da un palato sopraffino e ben attento che è riuscito sempre a gustare e quantificare la sua semplicità nonché raffinatezza di melodie veramente uniche e personali come la voce stessa. Non esageratamente criticato per il suo genere, ma realmente trascurato, la sua credibilità musicale non è mai stata messa in questione, ma si è velato di sfortuna per non essere stato da tanti percepito nelle sue più totali sfumature melodiche, in ogni modo il mio modesto pensiero rimane quello che Lloyd ha sfornato dei piccoli grandi caldi capolavori percettivi.

"Antidepressant" come dice Lloyd stesso, è "un antidepressivo, una pillola che ti fa sentire meglio, ma la sua stessa esistenza significa l'esistenza d'una depressione in corso" quale poi possa essere la patologia di questa depressione è tutta da valutarsi, magari per il pensiero costante sull'età che fugge via, o per incomprensioni inutili, o per la solitudine, o per la poca felicità, o per la troppa ingenuità che gira in una periferica di dolore inevitabile, o per silenzi assassini, o per orgoglio ed egoismo, o per cuori infranti che tentano di farsi capire, o per mancati sonni uccisi da pensieri logoranti, o per essere rimasti, magari volontariamente, adolescenti e portatori di ferite aperte e d'indelebili cicatrici, etc etc etc e così per aiutare i suoi affezionati pazienti affetti da codesta seria patologia, dr. Lloyd su sua prescrizione nonché ricetta musicale, consiglia una cura giornaliera, calibrata e costante da calarsi a qualsiasi ora della giornata anche a stomaco vuoto l'importante è che il volume sia al massimo per sentirne meglio gli effetti immediati, un Album d'undici pastiglie antidepressive che senza pretese di guarigione, vi aiuteranno a frenare palpitazioni e fitte al cuore, è già disponibile nelle migliori e rifornite farmacie musicali di tutto il globo.

Melodie ricche, fresche, piacevoli, espressive e sempre intelligentemente e sapientemente ponderate in una mescolanza fragile e vellutata in previsione d'un risultato di felice spensieratezza in un periodo di tristezza effettiva, aiutano a vedere le gioie che non sempre sono così visibili ad occhio nudo. Chitarre acustiche, ritmi strumentali delicatissimi, pianoforte che accarezza violoncelli, violini e campanelli come in "I Didn't See It Coming"? per non dire della straordinaria "How Wrong Can You Be?" folk-rock che è d'una bellezza infinita, la voce inimitabile che accompagna una chitarra acustica e un pianoforte in pieno pathos immersi in un secchio traboccante di gioia e amore, o come la ritmata folk-country "Everysong" incalzante armonica, chitarra e i cori, o la stupefacente "Woman In A Bar" il ritornello è un gioiello puro e il violino custodisce e protegge la voce in senso materno, o la dimostrazione della sensibile e infinita traccia conclusiva "Rolodex Incident" un triste pianoforte e una tastiera rammaricata che introducono un sogno lungo un'eternità, in sostanza sono tutte tracce pronte per uscire dai loro bozzoli e volar via come un soffio di vento lasciando un segno concreto e tangibile nel proprio io.

Attenzione leggere attentamente il foglietto "apparentemente illustrativo e dimostrativo", non superare il dosaggio consigliato potrebbero verificarsi effetti collaterali meravigliosamente devastanti e desiderati da molto tempo e naturalmente tenere lontano dalla portata d'adulti "apparentemente" cresciuti.

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