ATTENZIONE: trattasi della mia prima DeRecensione, ergo preparate i secchi. Non vorrete mica insozzare la moquette di mamma con il vomito?
Correva l'anno domini 2000 quando Michael Herz e Lloyd Kaufman, la coppia di produttori ke in assoluto consuma più vinavyl in maniera non canonica di tutto il globo terracqueo, ci regalarono il 3° sequel (3+1=4 ?) dell'ormai leggendario "Toxic Avenger" (divenuto nel frattempo mascotte ufficiale della Troma).
La storia si svolge sempre nell'immaginaria cittadina suburbana di Tromaville (teatro di buona parte delle pellicole Troma) ma un'esplosione causata dai terroristi della Diaper Mafia (la mafia del pannolino) catapulta il nosto eroe in un universo parallelo, Amortville.
Qui Melvin (ebbene si, il vendicatore del New Jersey si chiama proprio cosi), in compagnia di due ragazzi ritardati sopravvissuti con lui all'esplosione, si ritrova in un mondo praticamente sottosopra. La sua baracca al deposito di scorie radioattive non c'è più, sua moglie non è più cieca bensi' sorda, i suoi amici diventano nemici e il suo fedele aiutante obeso Lardass si è ridotto a fare "Blougiobbi" per strada in cambio di dolci. La stessa cosa avviene a Tromaville, dove i poveri cittadini della città più radioattiva d'america si trovano alle prese con l'alter ego malvagio di Toxie, Noxie. Quest'ultimo pare però passarsela meglio del nostro affezionatissimo; tra orgie di sangue e orgie vere con Sarah, la moglie di Toxie.
Epico lo scontro tra i due feti (uno di Toxie e uno di Noxie) nel ventre di Sarah. Nettamente migliore dei capitoli numero 3 e 4 della saga, "Citizen Toxie" raggiunge i livelli del primo (ok, lo supera alla grande, ma perde in genuinità) aumentando il numero di scene zozze/splatter/sboccate.
Una vera goduria per i Tromofili!
A mettere la cigliegina sulla torta ci pensano i numerosissimi cammeo (e nn parlo di budini in polvere). Dallo stesso Kaufman (in un delirio Hitchcockiano) al pornoattore Ron Jeremy (nella parte del cattolicissimo sindaco di Tromaville), da Lemmy dei Motorhead a Eli Roth (si si, proprio il regista di quell'immensa cagata di "Hostel"). Spettacolare il nano Hank The Drunken Dwarf nella parte di dio.
Uh, dimenticavo. Il narratore del prologo è nientepopòdimenoke Stan Lee, il babbo dei supereroi Marvel. Non male per Toxie avere come padrino il creatore dei più grandi supereroi moralmente accettati.
Recensione finita. Correte a svuotare il secchio.
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